COMUNICATO
Assemblea

Coronavirus. Schlein in commissione: riaprono i centri per i disabili, più cautela per quelli per anziani

Giudizi positivi dalla maggioranza sulle linee guide su attività sociosanitarie e socio-assistenziali, mentre per le opposizioni permangono lacune. Dalla Lega anche un duro attacco al governo

“Possono da subito ripartire le attività dei centri diurni per le persone con disabilità, mentre per le strutture rivolte alle persone anziane permangono ancora elementi che suggeriscono una maggiore cautela. Per queste persone, più vulnerabili al contagio, verranno ancora privilegiati gli interventi a distanza e domiciliari”. L’assessore al Welfare, Elly Schlein, è intervenuta in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, sulla programmazione per la ripresa delle attività sociosanitarie e socioassistenziali per le persone con disabilità e anziane nei centri diurni. “Per affrontare efficacemente la fase attuale dell’emergenza- ha poi evidenziato l’assessore- occorre avviare in ogni ambito distrettuale un processo di coprogettazione con gli enti gestori per assicurare una riattivazione graduale dei servizi, assicurando tutte le misure e le verifiche necessarie a garantire la tutela della salute e la sicurezza degli utenti e degli operatori, oltre a condividere e garantire l’attuazione di protocolli operativi per contrastare i contagi”. “Con l’avvio della fase due dell’emergenza- ha quindi spiegato Elly Schlein – la Regione Emilia-Romagna intende evitare che, con il prolungamento della già lunga fase di isolamento, le persone con disabilità rischino di perdere le autonomie e il livello di partecipazione sociale faticosamente raggiunti negli anni. È quindi particolarmente urgente riattivare sia gli interventi a favore di queste persone sia gli interventi a sostegno delle loro famiglie, compresi i caregiver. Ribadiamo comunque, come indicato nelle linee di indirizzo per la ripresa delle attività, la massima cautela e il più rigoroso rispetto di tutte le prescrizioni e indicazioni fornite dalle autorità competenti, avendo a cura la tutela della salute e della stessa vita delle persone con disabilità, dei familiari, degli operatori e di chiunque a vario titolo entri in contatto con i servizi”. Disco verde alla Regione, pollice verso contro il governo: l’opposizione interpreta la relazione della vicepresidente della Giunta come la conferma delle loro perplessità verso Palazzo Chigi. Ad aprire il fronte delle critiche è Simone Pelloni (Lega): “Dal governo non è arrivato alcun aiuto alle persone, sfido chiunque a dire che ha ricevuto un voucher baby sitter…”. Per il leghista serve un sostegno diretto per le famiglie: “Ogni giorno emerge l’inadeguatezza di questo governo, tanto che la Regione è dovuta intervenire sull’esecutivo per risolvere molti problemi”. Mentre Daniele Marchetti, anche lui esponente del Carroccio, mette in guardia dal “non sovraccaricare di responsabilità i cittadini”. Dalle fila della Lega arriva anche la presa di posizione di Valentina Stragliati che va all’attacco del governo: “Il presidente del Consiglio Conte ha dimostrato totale assenza di empatia nei confronti delle persone anziane e disabili: le famiglie, nei mesi di lockdown, hanno vissuto un vero incubo, andavano trovate soluzioni per permettere almeno ai bambini di uscire”. Stragliati ha poi richiesto “uno screening di massa, soprattutto a Piacenza, una delle province dell’Emilia-Romagna più colpita dal Covid”. Duro Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che invita la Regione a intervenire a sostegno delle persone con disabilità e a gestire nella maniera più efficace possibile lo svolgimento di test sierologici nelle strutture dedicate a queste persone e sul personale impegno nell’attività di cura e assistenza. “Ci sono stati ritardi, specie da parte dello Stato centrale: è arrivato il momento di fare un passo avanti sostenendo i territori, in primo luogo con risorse economiche”, afferma Valentina Castaldini (Forza Italia), per la quale si deve programmare con serietà il futuro. Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) non risparmia critica sulla gestione della riapertura dei servizi sociali, soprattutto nell’area reggiana, dalla quale, attacca la pentastellata “mi arrivano segnalazioni di problemi seri e su cui chiedo chiarezza”. La consigliera, inoltre, chiede di monitorare quei centri diurni e quelle residenze che hanno aumentato le rette agli anziani. Per Andrea Costa del Partito democratico, che cita anche le parole di una mamma con un figlio disabile contenta di riprendere il percorso interrotto qualche mese fa (“finalmente possiamo iniziare un percorso sicuramente difficoltoso ma pieno di sorrisi”), “l’obiettivo è quello di ritornare alla piena normalità”. Il consigliere esprime apprezzamento per il ruolo che il nuovo piano regionale riserva agli uffici di piano, “che diventano perno per il sistema (sul tema coprogettazione) fra le famiglie, gli enti gestori e il territorio”. Per Lia Montalti, dello stesso partito, “dall’assessorato viene portato avanti un lavoro complesso e corposo che si rivolge, prima di tutto, alla tutela della salute delle persone più vulnerabili”. Con l’obiettivo, aggiunge, “di mettere al centro, su argomenti tanto importanti, il territorio”. Anche Francesca Maletti, sempre del Pd, ribadisce l’importanza di avere, in questa fase, linee guida chiare, sollecitando forme di sostegno per i territori. Le dem Katia Tarasconi e Manuela Rontini, invece, affrontano il tema degli screening (tamponi e test sierologici) nei centri diurni, “fondamentali in questa fase”. Le due consigliere, infatti, chiedono che vengano effettuati a cadenza periodica e non siano a carico dei gestori dei centri e delle famiglie. Anche per Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa) “l’assessorato ha dato prova di capacità nella gestione di questa difficile fase, tutelando le persone più fragili”. Per queste persone ha comunque chiesto più risorse, e quindi più servizi. Al termine della seduta di commissione anche la presidente Ottavia Soncini ribadisce l’importanza di continuare sulla strada, già intrapresa con efficacia dalla Regione, del contrasto alle diseguaglianze, a partire dalla tutela delle persone con disabilità.

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