“Quando inizierà la somministrazione del vaccino Moderna ine Emilia-Romagna; sulla base di quali criteri verranno scelti i soggetti a cui somministrare il vaccino Moderna piuttosto che Pfizer; se esista un protocollo di somministrazione e scelta dei vaccini; quando inizierà la somministrazione dei vaccini alla popolazione non afferente alle categorie con priorità (personale sociosanitario e ospiti delle strutture protette)”.
Queste le richieste del consigliere Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) alla Giunta esposte in una interrogazione a risposta scritta.
Dopo l’approvazione del vaccino Pfizer-Biontech, ricorda Barcaiuolo, l’Agenzia europea del farmaco ha autorizzato l’altro farmaco per combattere il Coronavirus, quello di Moderna. Il consigliere di Fdi mette in evidenza che la campagna vaccinale contro il Sars-Cov-2 (un nuovo ceppo di coronavirus che provoca la malattia Covid-19) in Italia, e in Europa, è cominciata il 27 dicembre 2020. “A causa della recente scoperta del virus – continua Barcaiuolo – e della difficoltà di prevedere il tipo di risposta immunitaria prodotta, le strategie adottate risultano molto diversificate fra loro e, di conseguenza, il tipo di vaccino in grado di proteggere dall’infezione”.
I due vaccini hanno diversi modi di conservazione: Moderna, sottolinea Barcaiuolo, “non ha bisogno di essere conservato a temperature eccessivamente fredde, come quello di Pfizer che deve essere conservato a – 75 gradi circa e può essere messo in frigorifero solo fino a cinque giorni prima della scadenza”.


