COMUNICATO
Assemblea

Covid. Gibertoni sul caso Mbandà: “Plasma iperimmune solo per chi ha conoscenze o si espone mediaticamente?”

La consigliera vuole poi sapere quante persone in regione hanno avuto accesso a questo tipo di terapia e a quanti tra quelli che l’hanno esplicitamente richiesta gli sia stata negata

“Come sia possibile che ancora adesso, quando è chiaro da diversi mesi che la terapia cosiddetta del plasma iperimmune è efficace e può rappresentare una speranza per tanti malati, si sia costretti a ricorrere a conoscenze, esposizioni mediatiche e contatti per poter fare in modo di averla disponibile come cura, così come dichiarato pubblicamente dal rugbista Maxime Mbandà?”. A chiederlo al governo regionale, con un’interrogazione, è Giulia Gibertoni (Misto). Da notizie di stampa, spiega la consigliera, “si apprende che il rugbista azzurro Mbandà avrebbe dichiarato, pubblicamente, che il padre, ricoverato a Parma con il Covid, ha beneficiato, con immediato giovamento, della cura con il plasma iperimmune”, riferendo, in particolare, che lo stesso plasma “sembra avergli dato la possibilità di stabilizzarsi e lottare”. Lo sportivo, prosegue Gibertoni, avrebbe inoltre affermato: “So per certo ci siano altre realtà che, come me, hanno aspettato o stanno aspettando tuttora questo plasma iperimmune, in situazioni dove il tempo è prezioso”. Il rugbista avrebbe poi riferito che, conclude l’esponente del Misto, “le sacche di plasma sono arrivate dopo la mia esposizione mediatica e grazie all’attivazione di alcune persone che si sono prese cura del mio caso. Nel 2020 non si può andare avanti per contatti e conoscenze, soprattutto in questo campo”. Gibertoni, nel chiedere chiarimenti all’esecutivo regionale, vuole anche sapere “quanti siano, a oggi, in Emilia-Romagna i malati di Covid sottoposti alla cura con plasma iperimmune e quanti di quelli in terapia intensiva ne abbiano esplicitamente fatto richiesta senza ottenerla”.

Assemblea