COMUNICATO
Sanità e welfare

Covid. Question time Marchetti (Lega) sui vaccini: basta annunci su coinvolgimento medici di medicina generale

Il leghista rimprovera al titolare della Sanità la “falsa partenza” della vaccinazione al personale scolastico da parte dei medici di famiglia prevista per ieri. L’assessore Donini: da ieri iniziata la raccolta delle disponibilità

“Annunciare il via delle prenotazioni delle vaccinazioni per il personale della scuola, quando a livello territoriale i medici di medicina generale non erano ancora pronti, perché non messi nelle condizioni di partire, è stato un errore madornale”. Questo è il rimprovero che Daniele Marchetti, consigliere della Lega, ha rivolto a Raffaele Donini durante il question time in cui ha interrogato l’assessore alla sanità.

“Sappiamo benissimo- ha spiegato in apertura Marchetti- che gran parte delle problematiche che riguardano il piano vaccinale nazionale derivano dalla scarsità delle dosi che vengono messe a disposizione. Molti aspetti, soprattutto a livello organizzativo, però, riguardano competenze regionali: il coinvolgimento dei medici di medicina generale per le vaccinazioni del personale della scuola è una di queste. Ieri abbiamo assistito a una falsa partenza: avete annunciato il via alle prenotazioni per questa categoria salvo poi correggere il tiro visto che i medici di medicina generale, quelli di famiglia, non sono ancora nelle condizioni di prendere prenotazioni”.

Il titolare della Salute in Regione, Raffaele Donini, ha replicato: “Noi abbiamo fatto l’accordo con tutti i rappresentati sindacali dei medici di medicina generale. Consegneremo le dosi vaccinali già da oggi. Domani a San Benedetto val di Sambro i medici di medicina generale vaccineranno le insegnanti. I medici come hanno dichiarato ieri devono prendere le disponibilità alle vaccinazioni, che non sono le prenotazioni. Queste servono infatti per organizzare in gruppi di dieci le persone in modo da evitare di disperdere le dosi di vaccino. Il tema dell’organizzazione è importante e ricordo che in Italia un cittadino su dieci che ha completato il ciclo di immunizzazione risiede in Emilia-Romagna. Le Ausl stanno attivando proprio in queste settimane altri punti territoriali vaccinali. Da questa settimana saranno attivi 67 punti”.

Risposte a cui l’esponente del Carroccio ha ribattuto: “Noi contestiamo gli annunci fatti e non la difficoltà organizzativa per garantire il vaccino a livello territoriale, che è comprensibile. Quello che è stato fatto è un errore grave per una Regione che non perde occasione per spacciarsi per prima della classe. I messaggi usciti creano ulteriore confusione. Dovete rimettete le manie di protagonismo nel cassetto e cominciate ad essere più trasparenti”. Il consigliere ha voluto inoltre sottolineare l’importanza del tema sottolineando come sarebbe servita “una commissione dedicata o una riunione dei capigruppo apposita, come già avvenuto”. E ha aggiunto: “Dopo l’approvazione del piano attuativo regionale sulle vaccinazioni, avvenuta il 15 febbraio, siete letteralmente scomparsi. Non abbiamo più avuto un confronto con la Giunta. La nostra unica alternativa era solo quella di presentare questa interrogazione”.

Accuse rigettate al mittente da Donini che ha affermato: “Non mi sono mai tirato indietro dal confronto, che in

questo caso deve essere garantito. Ecco perché martedì prossimo sarò di nuovo in commissione per confrontarci in maniera più dettagliata sull’argomento”.

 

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