La Regione istituisca l’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento per l’Emilia-Romagna (OCCER) al fine di aiutare chi si trova in una situazione di indebitamento eccessivo e incolpevole a trovare una soluzione tecnica per negoziare con i creditori la composizione del debito. È quanto propone Gian Luca Sassi (Gruppo Misto) in un progetto di legge col quale intende dare attuazione, su scala regionale, alla norma nazionale denominata “legge salva suicidi”.
La legge nazionale – ricorda Sassi nella relazione introduttiva – è stata emanata per fronteggiare la crisi economica e ha come obiettivo di porre rimedio ai casi di sovraindebitamento non soggetti, né assoggettabili, alle vigenti procedure concorsuali, consentendo ai debitori non fallibili (ad esempio, piccole imprese o società artigiane) e ai consumatori la possibilità di superare la propria posizione debitoria per riacquistare un ruolo attivo nell’economia e non restare schiacciati dal carico dell’indebitamento.
In merito al progetto di legge – spiega il proponente – alla Regione competono, oltre all’istituzione dell’OCCRE, anche le seguenti funzioni: il sostegno alle Province e ai Comuni che attivino servizi di supporto ai cittadini sul tema del sovraindebitamento; il varo di misure per favorire il consolidamento del debito di coloro che versano in condizioni di sovraindebitamento e prevenire il ricorso all’usura; il sostegno a campagne di informazione e sensibilizzazione, nonché specifici corsi di formazione, sull’uso responsabile del denaro e sull’accesso consapevole al credito. Inoltre, – precisa il consigliere – l’Amministrazione regionale, previa intesa con l’Ente nazionale per il microcredito, promuove l’attivazione di specifici programmi per prevenire l’insorgenza di condizioni di sovraindebitamento attraverso il Fondo di garanzia per il microcredito. Infine, – sottolinea Sassi – l’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento per l’Emilia-Romagna (OCCER) viene istituito quale articolazione interna della Regione e il responsabile, da scegliere fra i dirigenti regionali della direzione generale competente in possesso dei requisiti richiesti dalla disciplina statale, ovvero attraverso una selezione pubblica riservata a magistrati a riposo di provata esperienza nelle procedure concorsuali, viene nominato all’inizio di ogni legislatura, rimane in carica per cinque anni e può essere rinominato una sola volta.
(Luca Govoni)