Audizione in commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, con il professore Alberto De Bernardi, presidente dell’Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri E-R. L’incontro era stato preannunciato a febbraio, nella fase di discussione del progetto di legge della Giunta sulle ‘Memoria del Novecento – Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia-Romagna’.
“L’Istituto- ha spiegato il presidente De Bernardi- ha una lunga storia, cinquantennale, è un’istituzione nata attorno alla storia e alla raccolta documentaria della Resistenza nella città di Bologna e più in generale in Emilia-Romagna. La creazione dell’istituto è parallela alla fondazione di una rete di istituti, l’Insmli, che oggi conta 60 strutture in Italia, di cui la componente emiliano-romagnola rappresenta un punto di forza, con il suo patrimonio, che raccoglie migliaia di documenti sulla storia del XX secolo, a disposizione della comunità scientifica e anche dei cittadini”. Il Parri, ha aggiunto, “è inoltre la principale agenzia di formazione degli insegnanti a livello regionale, un ruolo riconosciuto anche dal Miur”.
Tommaso Foti (Fdi-An) ha ricordato che “nella storia d’Italia per tanti anni il tema delle foibe è stato occultato, un errore ammesso anche da Luciano Violante e Giorgio Napolitano. Così come sono state dimenticate le vicende del treno della vergogna e del villaggio San Marco a Fossoli”. Chiedo all’Istituto Parri, ha poi messo in evidenza, “di programmare un’iniziativa bipartisan, che veda coinvolto il mondo scientifico internazionale, per affrontare in modo autorevole la questione foibe”. Ancora oggi, ha concluso il consigliere, “c’è un certo imbarazzo, da alcune parti, a riconoscere una vicenda tanto grave”.
Il presidente Paruolo ha poi ricordato che “esiste una targa in stazione per non dimenticare la vicenda del treno della vergogna”. Inoltre, ha aggiunto, “in Comune a Bologna era stato inaugurato un percorso importante nel riconoscimento della verità storica, nella direzione della riconciliazione”.
Merco Pettazzoni (Ln) ha chiesto “le motivazioni della mancata pubblicazione nel sito internet dell’Istituto Parri di riferimenti alla giornata del ricordo”.
Il presidente De Bernardi ha sottolineato che “l’Istituto da anni ci occupa della questione delle foibe, sono diversi i percorsi avviati sulla questione del confine orientale. Il 17 febbraio di quest’anno abbiamo presentano a Bologna, con la collaborazione dell’Università di Trieste, una mostra sulla questione delle foibe titolata ‘Il confine più lungo. Affermazione e crisi dell’italianità adriatica’, una nostra iniziativa che gira dal 2011. Anche a Reggio Emilia e Modena abbiamo promosso recentemente due convegni sulla guerra civile nei quali è stato affrontato anche il tema delle foibe”. Vogliamo riconoscere, ha evidenziato, “tutte le pagine della storia, siamo in prima fila per liberare il passato dalle sue incrostazioni”. Accolgo con favore, ha aggiunto, “la proposta del consigliere Foti, magari nel giorno del ricordo del 2017, di programmare un momento di riflessione storica aperto a tutte le voci scientifiche che si sono occupate di questo tema”. Tra le nostre idee, ha concluso, “c’era anche quella di portare a Bologna ‘Magazzino 18’, lo spettacolo di Simone Cristicchi”.
(cr)