COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Cultura. Dialetti, in tre anni finanziate iniziative per 270mila euro

Presentata la clausola valutativa della legge regionale del 2014 a tutela delle tradizioni

Dialetto a scuola, a teatro, libri e corsi per impararlo, festival cittadini a tema, un registro delle attività e due siti online (“Risorse online” e “Qui si dice così”). Nel triennio 2020-2022 la Regione Emilia-Romagna ha sostenuto con interventi pari a 267.643 euro la tutela e la promozione del dialetto anche attraverso il coinvolgimento di associazioni e Comuni. Il dato è emerso nel corso della commissione Cultura durante la quale è stata presentata la clausola valutativa della legge regionale del 2014 per la “Salvaguardia e valorizzazione dei dialetti dell’Emilia-Romagna“.

Scorrendo i numeri del consultivo si può notare una costante crescita dell’interesse e della partecipazione ai bandi soprattutto se tenuto conto delle criticità del triennio legate alla pandemia da Coronavirus: sono stati finanziati 14 progetti per l’annualità 2019-2020, 9 per l’annualità 2021 e 18 per l’annualità 2022. Per quanto riguarda le risorse nel triennio sono state così ripartite sulle diverse province: Bologna 97.000 euro, Ferrara 8.000 euro, Forlì-Cesena 7.000 euro, Modena 7.000 euro, Parma 20.300 euro, Piacenza 21.000 euro, Ravenna 11.700 euro, Reggio Emilia 30.200 euro, Rimini 58.000 euro.

Fra le iniziative finanziate spiccano l’insegnamento del dialetto nelle scuole dell’infanzia e primarie di Bologna e Provincia (Pieve di Cento, Bentivoglio, Castel Maggiore, Alto Reno Terme), la realizzazione di “Romagna slang 3 – in rumagnòl u s dis” (90 videoclip che raccontano episodi di vita famigliare pubblicati su Youtube dall’associazione ravennate “Istituto Friedrich Schürr”, dove protagonisti sono parole e modi di dire nei dialetti della Romagna occidentale, affrontati con rigore scientifico), un progetto del Comune di Piacenza (20 video in cui cittadini descrivono in dialetto angoli caratteristici della città), uno del Comune di Montescudo-Monte Colombo (52 schede informative di altrettanti luoghi significativi del territorio, raggiungibili sul sito web del Comune e su di una pubblicazione editoriale, digitale e cartacea (200 copie), e anche presso i luoghi stessi attraverso la tecnologia QR code presente su 52 piastrelle fatte realizzare apposta da un artigiano locale), festival cittadini a tema come quello di Santarcangelo di Romagna nel riminese e di San Giovanni in Persiceto nel bolognese, la realizzazione di “Radiogrammi di Romagna” e la toponomastica in dialetto del Comune di San Lazzaro di Savena in provincia di Bologna.

“Siamo molto soddisfatti per queste attività, perché sono molto importanti per il sostegno del dialetto”, spiega la Lega. “È molto importante il gran numero di soggetti privati che collaborano alle attività”, sottolinea il consigliere del Gruppo Misto. “Valorizzare il dialetto non è guardare al passato, ma valorizzare le nostre tradizioni e farle vivere. Penso che in alcuni casi nelle strutture per anziani parlare dialetto sia anche il modo migliore per rapportarsi con gli ospiti”, è la posizione di Fratelli d’Italia.

“Siamo davanti a risultati importante. Il riparlare in dialetto è molto importante anche quando si parla con persone molto anziane in cui la memoria a lungo termine è molto più forte di quella recente: parlare dialetto vuol dire ricollegarsi alla giovinezza di queste persone”, spiega il Partito democratico.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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