COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Cultura. Dopo il cinema ora tocca alla musica: parte l’iter legislativo per valorizzare il settore

Primo approccio con il progetto di legge in commissione Cultura: formazione, educazione, imprenditoria e professionalizzazione sono gli ambiti che i 13 articoli del pdl andranno a normare

La legge sul cinema e gli audiovisivi fa scuola: presto anche il settore musicale avrà una propria norma. Il percorso legislativo, che porterà l’Emilia-Romagna nel corso dei prossimi mesi a regolamentare e finanziare un ambito ritenuto “di grande valore sociale, culturale ed economico”, è iniziato questa mattina con la presentazione in commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro e legalità. Il progetto di legge, ultimato dall’assessorato nello scorso mese di novembre, tocca diversi ambiti del settore: da quello educativo a quello dell’imprenditoria, dalla formazione alla professionalizzazione. Il tutto andando a interfacciarsi, senza sovrapposizioni, con le norme già in vigore, come la legge sullo spettacolo (musica colta, lirica, sinfonica – legge 13/1999) o con la normativa dedicata alle micro realtà territoriali e start up.

Quattro capi, suddivisi in 13 articoli, con cui si cercherà di “sviluppare un sistema in rete dialogante, dando impulso a collaborazioni fra più soggetti qualificati”.  E gli interventi riguarderanno, come ha illustrato la relatrice di maggioranza del Partito democratico, “la diffusione culturale, la formazione di base e l’incentivazione dell’industria culturale creativa, che può portare a un ulteriore sviluppo del turismo; il supporto all’imprenditoria, alle professionalizzazione, ai giovani talenti, alle start up, alla specializzazione e alla fruizione degli eventi live. Il tutto per aumentare e valorizzare la qualità in ogni ambito del settore. Verrà istituita, come per il comparto degli audiovisivi, anche una ‘music commission’. Tutto questo verrà finanziato poi con un successivo atto di Giunta”. Dai banchi dei democratici, in attesa della “fondamentale udienza conoscitiva fissata per l’8 febbraio”, arriva anche un primo spunto di riflessione sui bandi che dovranno essere stilati per attuare, una volta completato l’iter legislativo, la norma: “Serve valutare- hanno sottolineato i dem- la possibilità di creare bandi pluriennali”.

Dal versante delle opposizioni, arriva l’auspicio, formulato dal relatore di minoranza della Lega Nord, che questa norma “non rimanga solo un segnale ma diventi veramente qualcosa di concreto”. E un invito: “Pensare alla valorizzazione anche della professione del liutaio, investendo per incentivare gli under 35 a portare avanti questo mestiere”.

Riflessioni approfondite e ascolto delle istanze locali è quello che chiede invece la consigliera del gruppo Misto-Mdp che pone alla base del suo ragionamento “il valore, non solo culturale, ma anche sociale e aggregativo della musica”.

(Andrea Perini)

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