COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Cultura. Fondazione Museo per la memoria di Ustica, una legge per l’ingresso della Regione

In commissione Cultura è stata illustrata la proposta della giunta. Obiettivo: approvare il progetto entro il 27 giugno per onorare la ricorrenza

La Regione Emilia-Romagna entra nella Fondazione Museo per la memoria di Ustica. In commissione Cultura è stata illustrata la proposta di legge della giunta che disciplina e autorizza la Regione a diventare uno dei fondatori pubblici e a conferire al bilancio della Fondazione un apporto iniziale e un contributo annuale.

“L’obiettivo -ha spiegato il sottosegretario alla presidenza- è compiere un passo avanti per tenere viva la memoria civile. L’iniziativa rientra nel solco di ciò che la Regione ha sempre sostenuto, anche attraverso la legge sulla memoria del Novecento: dare importanza ai fatti determinanti della storia del secolo scorso. Per l’attuazione di questo progetto verrà stanziato un contributo annuale di 150mila euro. L’auspicio sarebbe quello di arrivare all’approvazione del progetto di legge nella seduta dell’Assemblea legislativa di fine mese per onorare la ricorrenza del 27 giugno, anniversario della strage”.

La scelta è in attuazione delle politiche sociali e culturali previste dallo Statuto regionale per favorire la diffusione e promozione della memoria per la strage di Ustica del 27 giugno 1980. La morte, risalente a quarantaquattro anni fa, degli ottantuno passeggeri dell’aereo DC-9 della compagnia Itavia che, durante il volo Bologna-Palermo, a seguito di un’esplosione, precipitò nel mar Tirreno al largo dell’Isola di Ustica, non può essere in alcun modo dimenticata e l’impegno dell’Assemblea legislativa continua in tal senso.

L’Assemblea legislativa regionale e l’associazione Parenti delle vittime della strage di Ustica collaborano fin dal 2008 in forza di un protocollo d’intesa sottoscritto per valorizzare attività culturali e progetti incentrati sulle tematiche dell’impegno civile e della memoria. Lo stesso Museo, inaugurato nel 2007, è stato realizzato grazie a un protocollo d’intesa stipulato nel 2001 tra ministero per i Beni e le Attività culturali, ministero della Giustizia, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna e Comune di Bologna.

(Lucia Paci)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

Scuola giovani e cultura