Presentato in commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, il progetto di legge regionale della Giunta su ‘Memorie del Novecento – Promozione e sostegno alle attività di valorizzazione della storia del Novecento in Emilia- Romagna’.
Il documento, come ha riferito l’assessore alla Cultura, Massimo Mezzetti, “si propone di superare la frammentazione legislativa in materia, inquadrando in un’unica norma la memoria dei fatti avvenuti nel territorio regionale che hanno segnato la storia nel corso del Novecento”. La nuova legge “ha l’obiettivo di promuovere e sostenere interventi mirati a mantenere viva, rinnovare, approfondire e divulgare la memoria dei fatti e degli avvenimenti per le generazioni attuali e future, promuovendo in particolare una ricerca storica a trecentosessanta gradi e la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell’Emilia-Romagna”. A tal fine, ha sottolineato Mezzetti, la Regione “riconosce il ruolo e l’attività svolta dagli istituti storici, dalle istituzioni culturali che a vario titolo sovrintendono ai luoghi della memoria, dalle associazioni partigiane, combattentistiche e reducistiche presenti sul territorio regionale e partecipa all’organizzazione di cerimonie e di iniziative di ricordo, di riflessione e di informazione sugli avvenimenti di rilevanza regionale e nazionale di cui si intende mantenere viva la memoria”. Per il biennio 2016-2017 sono stati stanziati a bilancio 2 milioni di euro per l’attuazione degli interventi regionali in questo ambito.
Al progetto di legge della Giunta (testo base) è stato abbinato, con voto favorevole di Pd e Sel, contrari i consiglieri di Ln, Fi e Fdi-An, la proposta presentata da Galeazzo Bignami e Enrico Aimi, consiglieri di Fi, per ‘La promozione del Giorno del ricordo in Emilia-Romagna’, in memoria, come ha spiegato lo stesso Bignami,“delle vittime delle foibe, al fine di conservare e rinnovare le testimonianze dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati”. Il consigliere ha inoltre rimarcato “la necessità di distinguere le vicende del confine orientale dagli altri eventi del Novecento”.
Argomento sostenuto anche da Tommaso Foti (Fdi-An) che ha inoltre rimarcato “l’approccio poco plurale della legge della Giunta”, evidenziando “l’assenza nel testo delle parole ‘comunismo’ e ‘socialismo’”.
Valentina Ravaioli (Pd), nominata relatrice di maggioranza del progetto di legge, con il sì di Pd e Sel e l’astensione di Ln, Fi e Fdi-An, ha ribadito che “verrà tenuto conto di tutte le proposte di legge, in un’ottica di arricchimento del testo della Giunta”. Come relatore di minoranza è stato indicato Foti.
(cr)