COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Cultura. La Regione diventerà socia della Cineteca di Bologna

La novità avverrà dal 1° gennaio 2024: lo prevede la nuova legge presentata dall’assessore Mauro Felicori in commissione

Dal 1° gennaio 2024 la Regione Emilia-Romagna entrerà a far parte, con la qualifica di socio, della Fondazione Cineteca di Bologna.

Lo stabilisce il progetto di legge presentato oggi dall’assessore alla Cultura Mauro Felicori nel corso della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti. La Regione è autorizzata a conferire al patrimonio della Fondazione Cineteca di Bologna un apporto iniziale una tantum pari a 500mila euro ripartito in due parti eguali nel 2024 e nel 2025. Inoltre, la Regione è autorizzata a concedere alla Fondazione un contributo annuale il cui importo viene stabilito in un massimo di euro 800mila per gli esercizi 2024 e 2025, mentre per gli esercizi successivi al 2025 viene stabilito nell’ambito delle disponibilità annualmente autorizzate dalla legge di bilancio.

“Non scopriamo oggi l’importanza della Cineteca di Bologna, la conosciamo da tempo: da anni sosteniamo la Cineteca e il Cinema in Piazza che essa organizza, la sosteniamo con discrezione come per me dovrebbe essere il sostegno al mondo della Cultura: gli amministratori non devono sostenere la cultura per farsi sentire dire che siamo bravi”, spiega Felicori che ricorda come “il nostro ingresso nella Cineteca è la ripresa della volontà della Regione di creare un sistema regionale della cultura, che vada oltre la somma di sistemi provinciali”. Felicori sottolinea come “30 anni fa ci fu il tentativo di creare un sistema metropolitano policentrico della cultura: non è possibile che il capoluogo di regione assuma su di se tutta la cultura perché ogni capoluogo di provincia pensa di essere importante e lo è. Quindi noi dobbiamo mettere a valore un sistema dove ognuno è in qualche modo capitale, ma si mette in rete con le altre città e il sistema regionale che ne consegue in generale compete con le grandi metropoli come Milano e Roma”.

Per il futuro Felicori ha sottolineato come “bisogna avere l’ambizione di creare un grande centro dell’arte contemporanea, dove le arti figurative si coniugano con il digitale per far lavorare gli artisti con gli ingegneri. La regione deve avere un grande centro competitivo in ogni disciplina della cultura. In questa direzione, che indico, di un sistema culturale regionale, oggi stiamo facendo un passo importantissimo perché la Cineteca di Bologna ha già una tale reputazione, può incrementare la sua penetrazione regionale con la garanzia della Regione che tutelerà le altre città dell’Emilia-Romagna che si rafforzeranno in questo rapporto, in questa idea di sistema, mentre va evitato che nascano altre 7-8 cineteche locali, secondo un modello che in altri campi ha già mostrato la corda. Oggi riprendiamo la strada di una Regione che non solo eroga risorse, ma crea strategie di lungo periodo nel rispetto di tutti, dando indirizzi politici e risorse adeguate per andare nella direzione di un sistema regionale che valorizza il pluralismo, le autonomie e le doti tipiche dei sistemi compatti”.

(Luca Molinari)

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