COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Cultura. Memoria Novecento: sarà la Regione a coordinare la rete degli istituti storici

Modificata la legge regionale che assegnava al Parri il ruolo di coordinatore. Marchetti (Pd): “A favore di questa modifica”; Rancan (Ln): “La questione del Parri è stata gestita con poca lungimiranza”

“La Regione Emilia-Romagna intende sostenere l’attività svolta dagli istituti storici presenti sul territorio regionale associati o collegati alla rete dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (Insmli) e promuovere e coordinare lo sviluppo di progetti di rete”. Con la modifica del programma triennale di interventi sulla Memoria del Novecento in Emilia-Romagna sarà la stessa Regione a ricoprire il ruolo di coordinamento della rete degli istituti storici regionali, sostituendo l’Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri.

Il provvedimento è stato approvato dall’Assemblea con il sì di Pd, Si, Misto-Mdp e Movimento 5 stelle, astensione di Forza Italia, mentre la Lega Nord ha scelto di non partecipare al voto.

Dal 2017 il Parri non è più partecipato della Regione Emilia-Romagna; il ruolo di coordinatore della rete degli istituti storici verrà quindi ricoperto dalla Regione stessa.

Per la maggioranza è intervenuta Francesca Marchetti (Pd): “Siamo a favore di questa modifica, la logica conseguenza delle correzioni alla legge sulla Memoria, che va a ridefinire la posizione del Parri e va a riconsegnare una funzione di coordinamento dei progetti alla Regione”. Relativamente agli investimenti, ha concluso, “non cambia nulla”.

Matteo Rancan (Ln), nel comunicare la non partecipazione alla votazione del gruppo del Carroccio, ha ribadito che “la questione del Parri è stata gestita con poca lungimiranza, non era idoneo a ricoprire quel ruolo”.

(Cristian Casali)

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