Più strumenti digitali per rendere più efficiente e innovativo il sistema bibliotecario, archivistico e museale della regione Emilia-Romagna, conquistare un nuovo pubblico ed essere sempre più vicino alle esigenze dei cittadini. Sono gli obiettivi fissati dalla giunta nel Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (legge regionale 18) per il triennio 2024-2026, approvato dalla commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti.
“Il digitale è la condizione per una vera e propria rivoluzione nel mondo della cultura -ha sottolineato l’assessore alla Cultura Mauro Felicori– è una battaglia contro l’emarginazione e la disuguaglianza culturale che esiste nel nostro paese. Grazie al digitale si può accedere a una quantità enorme di informazioni, gratuitamente e in tutte le lingue. Il sistema del prestito è superabile e la figura del bibliotecario può vivere un processo di qualificazione diventando una figura trainante della promozione culturale. Come Regione stiamo investendo sulla digitalizzazione degli archivi, che possono così diventare un patrimonio di tutti. I musei devono essere sempre meno ‘depositi’ e sempre più ‘macchine didattiche’ dove ci si diverte imparando. Dobbiamo ricominciare a puntare su sistemi che costano meno e producono di più. Infine, la Regione deve puntare su una maggiore capacità di fare rete, già efficace per le biblioteche”.
Maura Catellani (Lega) ha concordato sul fatto che “la digitalizzazione è una scommessa vincente nel settore della cultura”.
(Lucia Paci)
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