COMUNICATO
Scuola giovani e cultura

Cultura ReggioEmilia-Modena. Pulitanò (FdI): “Unimore, laurea inutilizzabile per gli educatori del nido, risolvere la situazione”

“A circa 400 iscritti a Scienze dell’Educazione negli anni accademici 2017/18 e 2018/19 è stato comunicato che, nonostante posseggano una laurea abilitante, gli ex studenti non raggiungono i requisiti necessari ad accedere alla professione”

Laurea inutilizzabile per gli educatori del nido, risolvere la situazione. Il consigliere di Fratelli d’Italia, Ferdinando Pulitanò, con un’interrogazione chiede alla Regione di intervenire con l’Università di Modena e Reggio Emilia per risolvere un’impasse che rischia di diventare gravissimo per molti laureati e di trovare una soluzione più giusta come richiesto dagli ex studenti.

“In una mail, inviata il 20 giugno 2025 da Unimore a tutti gli studenti, circa 400, iscritti a Scienze dell’Educazione negli anni accademici 2017/18 e 2018/19 è stato comunicato che, nonostante posseggano una laurea abilitante, gli ex studenti non raggiungono i requisiti necessari ad accedere alla professione di educatori all’interno degli asili nido” spiega il consigliere. “Il Decreto numero 65 del 2017 – precisa – ha stabilito alcune novità importanti per il personale educativo nei servizi per l’infanzia, in particolare quella per cui non fosse più sufficiente la laurea in scienze dell’educazione e della formazione. Serviva, da quel momento, un curriculum specifico, a cui le università italiane hanno dovuto adeguare i propri piani di studio. Lo stesso ha previsto una fase transitoria, per chi aveva già iniziato il percorso di formazione: la fase transitoria è scaduta a settembre 2019, quindi chi non rientrava nei titoli validi prima del 31 maggio 2017, doveva conseguire la laurea specifica per continuare a lavorare negli asili nido. Dopo questa data, è quindi generalmente richiesta una laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19) con indirizzo specifico per educatori dei servizi per l’infanzia”.

Il consigliere spiega che al problema “l’Università di Modena e Reggio Emilia, in condivisione con quella di Trieste, ha pensato a una soluzione, ossia la possibilità di immatricolarsi, come sovrannumerari, al corso di laurea con abbreviazione di corso, limitatamente agli anni accademici 2025/26 e 2026/27 ed ha previsto una contribuzione universitaria a carico degli studenti pari a 550 euro”.

Per Pulitanò gli ex studenti si trovano ora davanti a una scelta “ripercorrere a ritroso gli anni dell’università, tasse comprese, sostenendo gli esami mancanti, superando il tirocinio e scrivendo una nuova tesi, oppure accontentarsi di un titolo di studio “mutilato”, a proprio rischio e pericolo – e chiede alla Giunta – se la Regione Emilia-Romagna e l’Assessore competente siano al lavoro per risolvere questa impasse che rischia di diventare gravissimo per molti laureati degli anni 2017-2018”.

(Giorgia Tisselli)

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