Il bonus cultura per i diciottenni finisce nel mirino della consigliera del Movimento 5 Stelle Raffaella Sensoli. L’esponente M5s, infatti, sottolinea come il bonus consista “nell’importo di 500 euro spendibile in cultura” e quindi utilizzabile per l’acquisto di libri, biglietti per il teatro, cinema e spettacoli dal vivo, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali.
Ma c’è un acquisto che non va giù alla consigliera: “Tramite l’app è possibile acquistare la festa dei 100 giorni, vale a dire il festeggiamento dei 100 giorni prima degli esami di maturità” e “nel sito dell’organizzatore si legge che ‘gli alunni del quinto anno degli istituti superiori nel Riminese si riuniranno al Palacongressi di Bellaria. I festeggiamenti inizieranno con la cena, a seguire i ragazzi potranno godersi la serata a ritmo di musica‘”. E la consigliera sottolinea come “l’iniziativa in questione si configuri come una normale festa in discoteca, difficilmente riconducibile alla tipologia di opportunità cui deve essere destinato il bonus cultura per i diciottenni”.
Per questo, Raffaella Sensoli chiede alla Giunta regionale “se non ritenga che evidenti distorsioni nell’utilizzo del bonus finiscano per disperdere risorse pubbliche finalizzate invece al rafforzamento dei consumi culturali da parte dei giovani e a sostenere, conseguentemente, le diverse industrie culturali (dall’editoria alla musica, al teatro, ai beni culturali, alle arti visive, agli eventi culturali); se non ritenga che queste operazioni che si realizzano in Emilia-Romagna siano particolarmente dannose proprio per i nostri giovani (la festa dei 100 giorni è rivolta in questo caso agli studenti dell’area riminese e romagnola in via generale); se gli organizzatori degli eventi siano beneficiari di contributi regionali o delle società in house dell’Ente regionale; se le iniziative citate rientrino in qualche forma di promozione turistica dei calendari di eventi realizzati in Emilia-Romagna”.
Inoltre, la consigliera pentastellata chiede all’esecutivo regionale “se non ritenga di dover segnalare immediatamente al ministero dei Beni culturali il caso, chiedendo di compiere le indispensabili verifiche e di agire conseguentemente; se non ritenga necessario informare l’autorità giudiziaria competente affinché avvii le opportune verifiche e, qualora si ravvisi la presenza di pratiche illecite che procurano un danno all’erario, di perseguire i soggetti che si sono dedicati a tale attività illecita; Infine, quale opinione abbia dell’iniziativa denominata ‘bonus cultura per i diciottenni’ e se non ritenga utile individuare forme diverse di promozione sia dei consumi culturali per i giovani sia dell’industria culturale”.
(Margherita Giacchi)