L’Assemblea legislativa regionale ha approvato, con il sì di Pd e Sel e l’astensione di Ln, M5s, Fi e Fdi-An, il “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.r. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017”.
Con la nuova riforma sono state introdotte novità che influiscono sul sistema integrato dei musei di tutto il territorio. La riorganizzazione prevede la creazione di una nuova Direzione generale musei che ha, fra i suoi compiti, quello di favorire la costituzione di poli museali.
L’Aula ha inoltre acquisito i contenuti della “Relazione, per gli anni 2010-2014, dell’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (Ibc), ai sensi dell’art. 12, comma 4 bis, della L.r. 29/95”. Documento analizzato nei dettagli dalla commissione Cultura, in visita all’Istituto l’8 ottobre scorso.
“Occorre valorizzare le specificità del territorio- ha sottolineato, sul tema, Silvia Prodi (Pd)– anche attraverso l’interconnessione e la socializzazione dei diversi beni culturali”, e “favorire il rinnovo del parco delle competenze settoriali”. La consigliera ha inoltre rimarcato la necessità di “definire nuovi standard qualitativi e azioni prioritarie, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico più amplio” e, in particolare sul sistema bibliotecario, “mantenere e possibilmente rinforzare i poli territoriali”. Infine, sul sistema museale, ha parlato di “sinergie e valorizzazione delle singole specificità”, al fine di “rispettare le vocazioni geografiche”.
(cr)