Sì all’ingresso della Regione Emilia-Romagna nella Fondazione Museo per la memoria di Ustica. La commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti ha approvato la proposta di legge della giunta, composta di tre articoli, che disciplina e autorizza la Regione a diventare uno dei fondatori pubblici e a conferire al bilancio della Fondazione un apporto iniziale e un contributo annuale.
La Fondazione nasce su iniziativa congiunta della Regione, del Comune di Bologna e di altri fondatori promotori, a partire dall’Associazione dei parenti delle vittime della strage di Ustica, come fondazione di partecipazione, in regime di diritto privato e senza fini di lucro, e con attività svolte principalmente nel territorio dell’Emilia-Romagna.
“L’Emilia-Romagna -ha spiegato il relatore di maggioranza Giuseppe Paruolo– ha già manifestato da tempo la sua attenzione per la memoria del ‘900 dotandosi di un’apposita legge. Alcuni fatti sono recenti e dolorosi, due dei quali accaduti nell’estate 1980: la tragedia di Ustica il 27 giugno e la strage alla stazione di Bologna il 2 agosto. Eventi che hanno colpito tutta la nazione. Un elemento importante a Bologna è il museo della Memoria di Ustica e la Regione intende fare un passo ulteriore: dare vita a una Fondazione con il Comune di Bologna e l’Associazione familiari delle vittime. Per sostenere questo progetto la Regione mette a disposizione 150mila euro l’anno per tre anni”.
Il relatore di minoranza Marco Mastacchi ha posto qualche dubbio: “Fin dal 2008 la Regione ha rapporti solo con l’Associazione dei familiari delle vittime la cui unica tesi riguardo alle cause della tragedia è quella che sostiene l’abbattimento del DC9 Itavia, un atto di guerra in tempo di pace. Ci sono però tesi, supportate da perizie tecniche, che parlano di esplosioni a bordo. Credo quindi che la Regione debba tenere conto di questi atti documentati che vanno in direzione opposta. Sono favorevole alla partecipazione alla Fondazione per far sì che la verità venga a galla, ma sarebbe utile collaborare anche con l’altra Associazione, la cui presidente onoraria è Giuliana Cavazza, che sostiene l’ipotesi della bomba a bordo”.
Nella tragedia del 27 giugno 1980 accaduta sul volo Bologna-Palermo precipitato nel mar Tirreno al largo dell’isola di Ustica, persero la vita ottantuno persone, fra passeggeri e membri dell’equipaggio. L’Assemblea legislativa regionale e l’associazione Parenti delle vittime della strage di Ustica collaborano fin dal 2008 in forza di un protocollo d’intesa sottoscritto per valorizzare attività culturali e progetti incentrati sulle tematiche dell’impegno civile e della memoria. Lo stesso Museo, inaugurato nel 2007, è stato realizzato grazie a un protocollo d’intesa stipulato nel 2001 tra ministero per i Beni e le Attività culturali, ministero della Giustizia, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna e Comune di Bologna.
(Lucia Paci)
La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)