Una borsa di studio in memoria di Guido Fanti, storico dirigente del Pci e primo presidente della Regione Emilia-Romagna nel 1970 dopo essere stato sindaco di Bologna dal 1964 al 1970, e poi parlamentare nazionale ed europeo.
La decisione della giunta è stata presentata in commissione Cultura all’interno del progetto di legge “Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la Sessione europea 2022. Altri interventi di adeguamento normativo”, proposta legislativa che contiene un restyling legislativo che tiene conto anche del contesto normativo dell’Ue che proprio ieri ha avuto parere favorevole da parte della commissione.
Nello specifico la proposta legata alla figura di Fanti consiste in una borsa di dottorato di ricerca che coinvolge l’Università degli Studi di Bologna e mira a rafforzare le competenze nel campo delle politiche e del diritto dell’Unione Europea e del loro impatto sulle politiche regionali.
“Ricordare una figura come quella di Guido Fanti è il modo per rendere omaggio a un grande amministratore e a un uomo dai grandi valori europei, si conferma anche in questo modo il ruolo europeo della Regione”, spiega la presidente della commissione Cultura.
Tra le altre norme presenti nel pdl vanno sottolineati tutti gli adempimenti legati all’internalizzazione dell’Istituto dei Beni Culturali nei ranghi nelle strutture dell’assessorato alla Cultura e altri interventi di adeguamento normativo relativo alle società partecipate.
“Adeguiamo le nostre leggi alle novità legislative anche europee”, spiega la relatrice di maggioranza, per la quale “semplificare e migliorare la vita ai cittadini, ai territori e alle imprese è per noi molto importante”, mentre dal canto suo la relatrice di minoranza ha invitato a “potenziare ancora di più i legami tra imprese e ricerca scientifica e tecnologica”.
(Luca Molinari)
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