“La Giunta dell’Emilia Romagna porti il caso Asia Bibi all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni, affinché il Governo italiano si attivi nei confronti del governo del Pakistan e della comunità internazionale per promuovere iniziative volte alla liberazione della donna, nel pieno rispetto e nell’affermazione del principio della libertà religiosa”. È Enrico Aimi (Fi) a intervenire, presentando una nuova risoluzione rivolta all’esecutivo regionale, sulla vicenda “della giovane pakistana di fede cattolica, madre di cinque figli, arrestata nel 2009 nel suo villaggio di Ittanwali, nella provincia del Punjab, e condannata alla pena capitale a seguito della denuncia di alcuni vicini di casa che l’hanno accusata di aver offeso il profeta Maometto durante un diverbio”.
Anche se, spiega il consigliere, “a livello giuridico, come sostiene l’avvocato Saiful Malook, non ci sono prove sufficienti per condannare la donna, nessuno sembra volersi assumere la responsabilità di scagionarla, forse per paura di finire nel mirino degli estremisti islamici”. La sorte di questa giovane, conclude Aimi, “pare essere segnata, anche in caso di assoluzione sia lei che i giudici dovranno trovare rifugio e protezione in patria o all’estero”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Cristian Casali)