RE.A.DY è la “rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere”. Promossa per prima dai Comuni di Roma e Torino nel 2006, dal febbraio 2014 conta anche l’adesione dell’Emilia-Romagna
Il consigliere regionale Tommaso Foti (Fdi-An) nella risoluzione presentata oggi alla Giunta evidenzia come “l’adesione, pur non prevedendo quota associativa, comporta costi diretti e indiretti per la Regione”. La partecipazione alla rete nazionale RE.A.DY, sottolinea Foti, prevede anche di “attivare strette collaborazioni e iniziative su tematiche in parte non condivisibili” in particolare nel settore educativo/scolastico minorile dove “sono stati proposti progetti di educazione sessuale non rispettosi dell’autonomia di scelta e dell’indirizzo genitoriale”.
Con queste premesse il consigliere impegna la Giunta a “recedere dalla rete RE.A.DY alla quale la regione Emilia-Romagna ha aderito nel febbraio 2014″.
(Giacomo Barducci)