La Giunta si impegni con il governo italiano per istituire la figura del Difensore civico nazionale, organo di garanzia e tutela dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni con ruolo di coordinamento e rappresentanza di tutti i difensori civici regionali. E’ l’interrogazione che Giulia Gibertoni (M5s) ha rivolto alla Giunta sottolineando che si tratta di una scelta “necessaria e opportuna”. Necessaria perché diversi documenti internazionali e le indicazioni dell’Unione europea e del Consiglio d’Europa -dei quali l’Italia è Stato fondatore- raccomandano l’istituzione del Difensore civico come “parametro di democraticità delle istituzioni di un paese”. Opportuna perché tutelerebbe i cittadini nei confronti della pubblica amministrazione ad ogni livello -anche nazionale- e “incardinerebbe in capo ad un unico soggetto i difensori territoriali, limitando i rischi di ‘decisioni contrastanti’ a livello locale”.
In Italia, 15 Regioni su 20 prevedono nel loro Statuto la figura del Difensore civico “qualificandolo al pari dell’Assemblea, della Giunta e del Presidente”. Anche la Regione Emilia-Romagna ha istituito e riconosciuto il Difensore civico quale organo autonomo e indipendente della Regione posto a garanzia dei diritti e degli interessi dei cittadini. La consigliera ricorda anche che una delle questioni che preme maggiormente al Coordinamento nazionale dei difensori civici di regioni e province autonome, attivo dal 1994, è proprio l’istituzione di una figura di garanzia nazionale con le medesime funzioni di richiesta, proposta, sollecitazione e informazione di quelle territoriali per tutelare diritti civili e sociali di tutti i cittadini.
(Francesca Mezzadri)
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