Oltre due milioni di euro restituite ai cittadini grazie alle attività legate all’attività di conciliazione, azzeramento delle pratiche arretrate.
Questi i punti di forza del bilancio del Corecom dell’Emilia-Romagna presentato oggi nel corso della commissione Parità presieduta da Federico Alessandro Amico.
“Le istanze di conciliazione pervenute nel 2022 sono state 4.961, in diminuzione rispetto al 2021; anche la statistica relativa ai procedimenti di conciliazione conclusi nel 2022 evidenzia una diminuzione rispetto all’anno 2021, pari al 25,50%, passando da 8.530 a 6.355 e le udienze svolte sono state in numero superiore alle istanze pervenute nel corso dell’anno e così si è giunti ad azzerare completamente l’ arretrato”, spiega il vicepresidente del Corecom Alfonso Calabrese che ricorda come “per far conoscere di più il servizio ConciliaWeb a tutela degli utenti nel 2022 è stata realizzata una campagna pubblicitaria a mezzo stampa e a mezzo spot televisivi. Nonostante i numerosi rinvii legati alla situazione pandemica, tali accordi di collaborazione hanno finalmente trovato attuazione a partire dal 2021, attraverso l’apertura di 8 sportelli decentrati ConciliaWeb nelle sedi dei Comuni di Sant’Agata Bolognese, di Monterenzio di Cesena e della Unione dei Comuni della Bassa Romagna e nelle Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ravenna. Le amministrazioni locali hanno adeguatamente pubblicizzato l’evento anche attraverso inaugurazioni pubbliche cui hanno partecipato componenti del Corecom”.
Notevole è stata anche l’attività di definizione delle controversie: il numero delle nuove istanze pervenute è stato di 742, mentre il totale delle somme restituite ai cittadini grazie all’attività di conciliazione e di definizione è stato pari a 2.202.216 di euro.
Il Corecom esercita anche le funzioni di vigilanza sulla programmazione radiotelevisiva locale, sulla pubblicazione e diffusione dei sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa locali e sulla verifica del rispetto della normativa in materia di campagne elettorali, la cosiddetta par condicio. “Per quanto riguarda la vigilanza sulla programmazione nel 2022 sono state monitorate le emittenti locali per un totale di circa 30.000 ore. Per quanto riguarda la par condicio, l’attività ha riguardato la campagna elettorale relativa ai referendum popolari abrogativi ed alle elezioni amministrative del 12 giugno 2022 e la campagna elettorale relativa alle elezioni politiche del 25 settembre; in totale sono state monitorate 11 emittenti televisive locali, tra le quali anche Rai Emilia-Romagna. In tale occasione sono state effettuate rilevazioni inerenti il rispetto della par condicio ed il pluralismo nei telegiornali dell’Emilia-Romagna”, spiega il presidente del Corecom Stefano Cuppi per il quale “il Corecom ha effettuato un’analisi sui dati di genere raccolti durante il monitoraggio tv. Una relazione dettagliata con gli esiti rilevati sulla presenza di genere è stata inviata alla Commissione per la parità e per i diritti delle persone”. Cuppi ha inoltre spiegato come “si stiano risolvendo, in collaborazione con Rai e Raiway, i problemi legati allo switch-off in provincia di Modena. Restano alcune criticità, per le quali si lavorerà alla risoluzione, in provincia di Ravenna così come c’è volontà di risolvere alcuni problemi riscontrati a Monzuno (Bologna)”.
Maria Giovanna D’Addario, responsabile dell’Educazione ai media, ha sottolineato come il progetto, nato da una legge regionale per tutelare i minori, “sia finalizzato a fornire strumenti per utilizzare i media per scongiurare le problematiche. Ad esempio i social, se non usati consapevolmente rischiano di creare problematiche come l’esclusione sociale e la poca capacità di interagire con coetanei e persone più grandi. Per l’anno scolastico 2022-2023 sono proseguiti i laboratori nelle scuole per creare maggiore consapevolezza nell’uso dello strumento. Sono stati progettati laboratori per imparare a relazionarsi on-line senza rischi, riconoscere il cyberbullismo e le fake news. Su quest’ultimo tema sono stati coinvolti 6mila studenti in 56 istituti sul territorio regionale”.
Per Roberta Mori (Pd): “Bene aggiornare gli strumenti alle innovazioni, cercando di avvicinare l’istituzione ai cittadini. Attraverso l’Agcom, nei limiti delle nostre competenze, possiamo sollecitare maggiore sensibilità verso la legge sui contributi per l’editoria locale con delle premialità. Come Regione abbiamo previsto un sostegno perché la democrazia possa crescere con più forza. L’auspicio è che possa essere esplicitata anche attraverso la voce delle donne non adeguatamente rappresentate, in un tempo significativo per la politica e le istituzioni”.
Ringraziando il Corecom per il lavoro svolto, Amico ha sottolineato che “rappresenta un elemento centrale per uno sviluppo democratico e partecipativo”.
(Luca Molinari e Lucia Paci)