La storia passata e presente della Turchia al centro del dibattito oggi in Assemblea. Sono state infatti approvate a maggioranza una risoluzione Pd-Sel-AltraER, primo firmatario Piergiovanni Alleva (AltraER), per impegnare la Giunta a sostenere progetti di approfondimento storico e di divulgazione del genocidio del popolo armeno, e una seconda risoluzione Pd-Sel, prima firmataria Lia Montalti (Pd), per condannare il tentato golpe in Turchia e la successiva repressione da parte del governo.
Piergiovanni Alleva (AltraER) ha citato Papa Francesco quando ha paragonato il genocidio degli armeni a degli ebrei. Occorre, ha evidenziato, “ci sia un riconoscimento come avvenuto in Germania con il genocidio degli ebrei, non dimentichiamo che lo stesso Hitler vide nella strage degli armeni una sorta di prova generale dell’abominio cui diede avvio”. Parlare del genocidio armeno in Turchia, ha aggiunto, “è ancora un reato, molti intellettuali sono fuggiti all’estero”. Dobbiamo contrastare, ha concluso, “la tesi negazionista e riconoscere quanto accaduto”.
Lia Montalti (Pd) ha ricordato che “le misure messe in atto dal governo turco hanno portato, ad oggi, ad almeno 10.000 arresti, di cui molti giornalisti, 11 mila cancellazioni dei passaporti e sospensioni in massa di dipendenti pubblici, insegnanti e magistrati”. Con questo atto, ha evidenziato, “vogliamo condannare il tentato golpe, azione volta a sovvertire governi democraticamente eletti, e disapprovare quanto sta accadendo ora in Turchia, sollecitando le istituzioni italiane ed europee a esprimersi contro la sospensione dello stato di diritto”.
È stata invece respinta una risoluzione della Lega nord, nell’atto si proponeva di vincolare l’ingresso della Turchia all’Ue al riconoscimento, della stessa, del genocidio armeno.
(Cristian Casali)