Impedire il ridimensionamento della sede Rai dell’Emilia-Romagna. Ascoltare e dare risposta ai bisogni esposti dei sindacati dei lavoratori.
Disco verde dell’Assemblea legislativa a una risoluzione bipartisan sottoscritta da Marcella Zappaterra (Pd, prima firmataria), Marta Evangelisti (Fdi), Valentina Castaldini (Fi), Marco Mastacchi (Rete civica), Matteo Rancan (Lega) e Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa). Gli stessi capigruppo che nei giorni scorsi hanno incontrato i sindacati dei lavoratori Rai. Durante l’incontro sarebbe emerso il rischio di concentrazione di risorse nelle “grandi sedi” a scapito di quelle come la sede dell’Emilia-Romagna.
“La sede Rai dell’Emilia-Romagna è molto importante, è fonte di pluralismo e lo dimostra come dà spazio ai lavori dell’Assemblea legislativa, bisogna impegnarsi per questo servizio”, spiega Zappaterra, mentre Mastacchi sollecita anche a risolvere i problemi di cattiva ricezione dei canali Rai in Emilia-Romagna.
Dal canto suo Amico invita a coinvolgere il Corecom e a tutelare una sede Rai che fa attività giornalistica su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna come forma anche di tutela del pluralismo informativo, invitando a evitare un depotenziamento della Rai Emilia-Romagna. Piccinini, nel ringraziare i sindacati per il lavoro svolto a difesa del servizio pubblico, chiede di valorizzare le professionalità che ci sono. Netta Zamboni, che, forte anche della sua esperienza di collaborazione con Radio3, rimarca come non vada depotenziato il servizio pubblico regionale.
A sostegno della sede Rai Emilia-Romagna anche Evangelisti, che, nel ricordare come negli ultimi decenni ci sia stato un forte calo dei lavoratori impiegati in Rai Emilia-Romagna, critica queste scelte e ribadisce come invece vada difeso questo servizio e occorra una risposta al fatto che in molte parti dell’Emilia-Romagna il segnale Rai è difficile da ricevere.
Per la giunta è intervenuto l’assessore alla Cultura Mauro Felicori per il quale la sede Rai in Emilia-Romagna fa parte della ricchezza culturale del territorio regionale: “Non è possibile avere uno sviluppo culturale senza partire dallo sviluppo del multimediale e in questo campo la Rai svolge un ruolo fondamentale e deve svolgerlo ancora di più. Vogliamo competere sull’audiovisivo con Roma e Milano e per questo serve l’impegno della Rai. Un tempo la Rai indicava Bologna come uno dei centri di produzione, ora fa altre scelte”.
Nello specifico la risoluzione chiede di valorizzare la sede Rai Emilia-Romagna anche come sede di realizzazione di programmi da utilizzare anche in altre regioni, di monitorare le attività giornalistiche in Emilia-Romagna e di valutare il rispetto delle norme sugli appalti da parte della Rai.
(Luca Molinari)