L’Assemblea legislativa ha designato Carmelina Angela Fierro come Consigliera regionale di parità effettiva e Sonia Alvisi come consigliera regionale di parità supplente. A favore hanno votato Pd, Avs, Civici con de Pascale, Movimento 5 Stelle, astenuti FdI, FI, Rete civica e Lega.
Spetterà ora al ministero del Lavoro la nomina e fino ad allora resterà in carica l’attuale consigliera regionale di parità Sonia Alvisi.
“La Commissione Diritti-Cultura, che ho l’onore di presiedere, ha affrontato il tema lo scorso 10 aprile, a completamento di un iter complesso iniziato dal cambio di legislatura e a seguito di un contenzioso e di un pronunciamento del Tar. Le nomine sono ora di competenza ministeriale dopo l’espletamento di una procedura comparativa che ha portato alla scelta delle figure di Carmelina Angela Fierro e di Sonia Alvisi, entrambe figure di grande esperienza e competenza per essere il punto di riferimento nel promuovere azioni virtuose per la parità tra i generi in ambito lavorativo”, ha spiega la presidente della Commissione Diritti-Cultura Elena Carletti.
Francesco Sassone (FdI) ha motivato il voto di astensione del centrodestra sottolineato che “prendiamo atto del lavoro compiuto dall’organo incaricato di svolgere la procedura”.
“E’ importante avere una figura come la consigliera regionale di parità che sia nel pieno della sua operatività, perché si occupa di temi importanti. Vogliamo affermare il principio di parità tra uomini e donne nel mercato del lavoro. Viviamo una situazione drammatica e a confermarlo sono i numeri, visto che ancora nel 2025 la media dell’occupazione femminile in Europa è del 70% e in Italia del 52%”, ha evidenziato Simona Lembi (Pd).
La Consigliera di parità regionale promuove, a tutela del principio di non discriminazione, le pari opportunità per lavoratrici e lavoratori. In particolare, rileva le situazioni di squilibrio di genere e collabora con le direzioni regionali e provinciali del lavoro per le violazioni della normativa in materia, promuove e monitora la realizzazione di progetti e azioni contro le discriminazioni, partecipando a tavoli ed incontri, sostiene le politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, per favorire condizioni di pari trattamento, incentiva anche l’attuazione di politiche di pari opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro, favorisce il diffondersi delle buone prassi, collaborando con gli assessorati al lavoro e con gli organismi di parità degli enti locali e può acquisire nei luoghi di lavoro informazioni sulla situazione occupazionale maschile e femminile in relazione, ad esempio, allo stato delle assunzioni, della formazione e promozione professionale, delle retribuzioni, delle condizioni di lavoro e della cessazione del rapporto di lavoro.
(Luca Molinari e Luca Boccaletti)