COMUNICATO
Assemblea

Diritti. Ok in Aula a proposta Fdi: liberare i pescatori italiani “trattenuti” in Libia

Disco verde a una risoluzione di Fdi che chiede di intercedere sul governo per far liberare gli otto italiani fermati dalle autorità libiche

Approvata ad ampia maggioranza la risoluzione di Fdi (primo firmatario Michele Barcaiuolo) che chiede di intervenire per la liberazione dei 18 pescatori (dei quali 8 italiani) che erano a bordo di due pescherecci partiti da Mazara del Vallo, nella Sicilia occidentale, e che si trovano in stato di fermo in una caserma di Bengasi, città costiera dell’est della Libia, e sono sotto indagine per aver violato la competenza territoriale ed economica delle acque libiche, con lo spettro di dover essere processati secondo le leggi di quel paese. Ci accusate di strumentalizzare, semplicemente noi non usiamo due pesi e due misure: chiediamo di essere coerenti”, spiega Marco Lisei (Fdi) che ricorda come “Ci aspettiamo che anche l’Assemblea faccia qualcosa: c’è molta attenzione ad alcune questioni internazionali, ci aspettiamo che anche a questi 18 pescatori sia riservato identico riguardo istituzionale”, sottolinea Lisei. Sulla stessa linea il suo collega di partito Giancarlo Tagliaferri (Fdi) per il quale “la tragedia della situazione di queste persone dimostra l’irrilevanza del governo italiano in un’area geografica in cui dovremmo invece contare qualcosa”. Netto anche Simone Pelloni (Lega) per cui bisogna evitare “scambi” a livello di trattativa internazionale fra i pescatori detenuti in Libia e alcuni cittadini libici arrestati in Italia per attività connesse al traffico di stupefacenti. Dal canto suo Marcella Zappaterra (Pd) ha invitato ad abbassare i toni ricordando come il ministro degli Esteri Di Maio abbia ribadito l’impegno a far liberare i pescatori. “Su queste situazioni serve molto equilibrio perché non vorremmo compromettere l’esito delle trattative svolte a livello internazionali”, spiega la capogruppo dem. ”

 

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