Il governo italiano si attivi con l’Unione Europea per porre fine alla crisi umanitaria che si sta consumando sul confine polacco-bielorusso, dove migliaia di persone bloccate tra le frontiere sono soggette a violenze e condizioni climatiche proibitive. È l’oggetto della risoluzione (prima firma Lia Montalti del Pd) in cui si impegna la Giunta a chiedere la possibilità di accesso a personale medico e ad aiuti concreti (tende, coperte, cibo e tutto ciò che è necessario) per la sopravvivenza delle persone coinvolte, con particolare attenzione a bambini e anziani.
Montalti e gli altri consiglieri hanno sottolineato: “Sul confine tra Polonia e Bielorussia, sta crescendo sempre di più l’emergenza umanitaria. Secondo dati recenti, sono oltre quattromila i migranti, soprattutto di origine afghana, che rischiano di morire di freddo se l’Unione Europea non interviene subito con una risposta all’altezza. La Polonia ha deciso di costruire un muro al confine tra i due Paesi, lungo 180 chilometri, alto 5,5 metri con un costo totale di oltre 350 milioni di euro, con l’obiettivo di renderlo operativo in giugno 2022. Occorre che la Commissione europea, in caso di prosecuzione dello stallo, garantisca l’evacuazione dei migranti negli Stati membri dell’Ue, anche avvalendosi delle offerte già ricevute da parte della società civile e dei gruppi religiosi per accoglierle, evitando così ulteriori perdite di vite umane. Bisogna, inoltre, concordare con gli Stati membri accordi di ricollocazione ad hoc”.
La risoluzione è sottoscritta da Nadia Rossi, Roberta Mori, Francesca Maletti, Palma Costi, Andrea Costa, Ottavia Soncini, Manuela Rontini, Marcella Zappaterra, Matteo Daffadà, Francesca Marchetti, Stefano Caliandro, Massimo Bulbi, Marco Fabbri, Marilena Pillati, Luca Sabattini (Pd) e Federico Alessandro Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa).
(Lucia Paci)