Da politiche di genere al genere nelle politiche. Da qui è partito il confronto a tutto campo durante la Conferenza delle presidenti e degli organismi di pari opportunità di Regioni e Province autonome, ospitata per l’occasione a Palazzo Li Madou, nella Regione Marche, a cui ha partecipato anche la coordinatrice nazionale della Conferenza, Roberta Mori.
Una strada ancora lunga, quella da percorrere per arrivare a un effettivo riconoscimento della parità. Non a caso Roberta Mori ha parlato di una “situazione arretrata” a livello nazionale, pur riconoscendo il lavoro significativo che le Commissioni stanno effettuando sui territori regionali. Al centro dell’attenzione soprattutto la “doppia preferenza di genere”, ritenuta un elemento determinante sul piano democratico. “Le donne – è stato evidenziato – non devono essere cooptate. Il loro contributo è fondamentale per dare sostanza alle leggi”.
A farle eco il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, che ha sottolineato come “quello della parità di genere debba essere un criterio imprescindibile nella produzione legislativa e normativa, nell’orientamento delle risorse, nella selezione degli interventi, nella valutazione dei risultati attesi e delle politiche pubbliche”. Per Mastrovincenzo uno dei problemi prioritari resta quello del lavoro: “ In Italia il tasso di occupazione è fra i più bassi in Europa, con una forte disparità territoriale e di età. Occorre rimodulare la rete del welfare, predisporre nuovi servizi, mettere in atto tutti gli interventi per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro”.
Anche Emma Capogrossi, assessore del Comune di Ancona, ha parlato del ruolo importante svolto dagli enti locali sulla via della parità e la consigliera regionale di parità, Paola Petrucci, si è soffermata sui problemi riscontrati in alcuni comuni per l’adeguamento delle giunte con la presenza femminile.
Nel pomeriggio si è svolta una tavola rotonda con due diversi momenti di riflessione. Prima parte dedicata alle esperienze e alle azioni per il riequilibrio di genere illustrate dalle Presidenti delle Commissioni pari opportunità, mentre nella seconda sono stati ricordati i percorsi politico-istituzionali.
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16 Marzo 2018 16:25