COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Diritti. Sabattini (Pd): “Rendere noti gli esiti dei sopralluoghi negli istituti penitenziari regionali”

Presentata un’interrogazione per chiedere conto delle condizioni nelle carceri regionali, con particolare attenzione per la casa circondariale Sant’Anna di Modena

La giunta dia conto dei recenti sopralluoghi effettuati negli istituti penitenziari regionali, con particolare attenzione per la casa circondariale Sant’Anna di Modena. Lo chiede il Partito democratico con un’interrogazione a prima firma Luca Sabattini e sottoscritta da Maria Costi, Ludovica Carla Ferrari e Gian Carlo Muzzarelli che intende sollecitare “interlocuzioni con le autorità nazionali preposte per affrontare le criticità del sistema penitenziario, migliorare le condizioni di vita dei detenuti e garantire il rispetto dei diritti fondamentali”.

“Al problema del sovraffollamento delle carceri -ha sottolineato Sabattini- e della cronica carenza di personale di polizia e di figure con ruoli socio-pedagogici, si inserisce il fenomeno sempre più frequente dei suicidi, come purtroppo riporta anche la cronaca di questi giorni. Da inizio 2025 si registrano già 10 suicidi, di cui 4 nel carcere Sant’Anna di Modena. Ai suicidi dei detenuti si aggiungono quelli del personale che lavora in carcere e vive quotidianamente situazioni di grande stress”.

“I dati drammatici e allarmanti -ha proseguito il consigliere- sollevano interrogativi sulla capacità del sistema penitenziario italiano non solo di garantire condizioni di vita dignitose ma anche di esercitare la funzione rieducativa e riabilitativa. Le cause di questa crisi sono molteplici: leggi che favoriscono la detenzione rispetto a misure alternative, ritardi nella giustizia che prolungano la carcerazione preventiva e una mancanza di investimenti nelle infrastrutture e nel personale penitenziario. A ciò si aggiungono difficoltà nel garantire percorsi di reinserimento sociale”.

Da qui l’atto ispettivo che chiede conto anche di “investimenti per il potenziamento del personale penitenziario e per il miglioramento delle infrastrutture carcerarie” e se “la Regione ha in programma iniziative per favorire percorsi di reinserimento sociale e lavorativo per i detenuti”.

(Lucia Paci)

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