Il riconoscimento del genocidio del popolo armeno, in occasione delle commemorazioni del centenario di tale tragedia, è oggetto di una risoluzione presentata da Piergiovanni Alleva (AltraER) all’Assemblea legislativa.
Il genocidio, ricorda il consigliere, “è stato riconosciuto dalla Sottocommissione per i diritti umani dell’Onu nel 1973 e nel 1986, dal Parlamento Europeo nel 1987, dal Parlamento Italiano (concordi tutti i gruppi parlamentari) in data 17 novembre 2000 e financo dalla stessa Corte Marziale ottomana nel 1919”. Il Tribunale permanente dei Popoli, inoltre, ha riconosciuto che “lo sterminio delle Popolazioni armene tramite deportazione e massacro costituisce un crimine imprescrittibile di genocidio ai sensi della convenzione del 9/12/1948 per la prevenzione e repressione del crimine di genocidio”. Il Parlamento Europeo, infine, “il 15 novembre 2000 ha approvato a larga maggioranza una risoluzione sulla relazione periodica 1999 della Commissione Europea circa i progressi della Turchia verso l’adesione, affrontando questioni che riguardano il popolo armeno in paragrafi significativi e invitando al riconoscimento del genocidio ai danni della minoranza armena commesso anteriormente alla nascita della moderna Repubblica Turca”.
“Chiedo, pertanto, all’Assemblea legislativa e alla Giunta regionale”, conclude Alleva, “di esprimere piena solidarietà al popolo armeno e di dare ampia diffusione alla notizia, soprattutto fra i giovani, per consentire all’opinione pubblica di approfondire il dramma del popolo armeno”. Infine, “chiedo che venga data comunicazione al ‘Consiglio per la comunità armena di Roma’ dell’approvazione della risoluzione, perché possa essere trasmessa alla Direzione del Memoriale del genocidio della capitale armena Erevan in modo che il nome dell’Assemblea legislativa possa essere inserito nella lista dei Giusti per la Memoria del Metz Yeghern (il Grande Male) insieme a tutti coloro che hanno adottato simili risoluzioni”.
(lg)