L’immagine di famiglia tradizionale che appare sul sito di trasporto pubblico regionale Tper nella sezione “famiglie” e le tariffe agevolate che escluderebbero madri o padri single sono al centro di un’interrogazione del Movimento 5 stelle. “La formula tradizionale di famiglia italiana ha subito nel tempo molte trasformazioni, lasciando il posto ad una pluralità di altre situazioni,” scrive una consigliera del M5s, “tuttavia l’icona della famiglia rappresentata sul sito Tper (con le figure stilizzate di padre, madre e due bambini sull’autobus ndr) ancora indica una “composizione prestabilita di famiglia”.
In più, dal sito si legge che “le agevolazioni tariffarie per chi acquista più di un abbonamento annuale nel territorio di Bologna prevedono il diritto ad uno sconto del 50 per cento sull’acquisto di un terzo per il minorenne che fa parte dello stesso nucleo familiare” previa presentazione di un documento di identità e dello stato di famiglia.
Al contrario, una madre o un padre single (o divorziati) non possono presentare i loro unici abbonamenti annuali per ottenere lo sconto per il figlio. “Anche se è vero che in tale contesto territoriale i bimbi delle elementari e medie inferiori hanno diritto all’abbonamento gratuito”, lo stesso non si può dire per i ragazzi delle superiori. Perciò si tratta, secondo la consigliera, di “un’evidente discriminazione”.
“La cura dei figli quasi sempre risulta penalizzante sul versante professionale per la donna che già soffre di disparità di trattamento da parte del datore di lavoro”, fa presente la consigliera che suggerisce alla Regione di “non aggiungere ulteriori discriminazioni” e “riconoscere le medesime agevolazioni anche alle famiglie monogenitoriali”.
(Francesca Mezzadri)