Attivare ogni utile iniziativa per garantire l’applicazione delle norme sulla parità di genere nelle società partecipate dalla Regione Emilia-Romagna. A chiederlo, con una risoluzione e un’interrogazione rivolta alla giunta regionale, è Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle.
Dall’elenco delle società partecipate dalla Regione, evidenzia la pentastellata, “emerge che su 119 rappresentanti solo 23 sono di genere femminile (81 per cento uomini e 19 per cento donne)”.
La legge regionale per la parità e contro le discriminazioni di genere, si legge nell’atto d’indirizzo, vincola la Regione Emilia-Romagna a garantire negli organi di amministrazione e di controllo delle società controllate la presenza di almeno un terzo di componenti per ciascun genere.
Nella pubblica amministrazione, conclude Gibertoni, “dove è dato spazio al merito attraverso concorsi e progressioni di carriera basate si risultati e meritocrazia, le donne hanno buon gioco a trovare il loro spazio, dove invece si tratta di incarichi fiduciari e di indicazioni ‘ad personam’ troppo spesso si scelgono uomini”.
(Cristian Casali)