La Giunta intervenga “nelle sedi di confronto Stato Regioni per modificare il Piano Nazionale della Fertilità e la campagna di comunicazione del ‘Fertility Day’ nelle parti in cui attribuisce impropriamente responsabilità alle donne”. Lo chiedono in un’interrogazione Raffaella Sensoli e Gian Luca Sassi del M5s. Sensoli e Sassi parlano di “nostalgia dei tempi dell’oscurantismo sociale e culturale che condannavano la donna a ruoli e funzioni secondarie, e nelle parti in cui suddivide ruoli maschili e femminili, colpevolizzando le donne che scelgono di crescere professionalmente”.
L’iniziativa del prossimo 22 settembre, ricordano i pentastellati, “coinvolgerà tutti i Comuni Italiani attraverso l’Anci, e tutti gli attori e gli stakeholder in numerose iniziative di sensibilizzazione e approfondimento” sui temi della fertilità e della natalità. Ma desta “sconcerto” la lettura del piano nazionale per la fertilità, “cosi come fanno emergere molti psicologhe e psicologi; attribuire una responsabilità rispetto alla maternità tardiva alle donne è umiliante, come ben comunicano i suddetti professionisti; la campagna mediatica ‘Fertility Day’ enfatizza sottolineando il ticchettio dell’orologio biologico, attribuendo alle donne responsabilità, in una paese in cui non esiste più stabilità lavorativa e ormai con il Jobs Act, riforma del diritto del lavoro, voluta ed attuata dal governo Renzi, sono stati cancellati diritti che davano alla donna possibilità di stabilità lavorativa in tempi compatibili con la maternità”; inoltre, concludono Sensoli e Sassi, “non ci sono supporti validi alla maternità e alla genitorialità in generale”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(Marco Sacchetti)