Valorizzare tutta la filiera di produzione della birra a chilometro zero, dalla parte agricola fino al consumatore. Istituire un registro regionale dei microbirrifici e un “brand”, una “marca unica” delle birre artigianali emiliano-romagnole. La commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini prosegue la discussione sulla proposta di legge a prima firma di Matteo Rancan (Lega) e sottoscritta anche da rappresentanti di Pd, ER Coraggiosa, Italia-Viva, Fdi, Rete Civica, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Europa Verde e Lista Bonaccini. Nelle scorse settimane la commissione aveva ascoltato anche i rappresentanti delle associazioni di categoria: apprezzamento da Unione birrai, agricoltori, artigiani e cooperatori, dubbi solo dalle associazioni del commercio.
“È un progetto di legge largamente sostenuto dai consiglieri dell’Assemblea legislativa. Abbiamo fatto già una discussione generale lo scorso marzo, ora riprendiamo in mano la discussione alla luce degli approfondimenti effettuati”, spiega la presidente Rontini, mentre Francesca Marchetti (Pd), relatrice della proposta di legge, ricorda: “Abbiamo fatto gli approfondimenti necessari e ringrazio l’assessorato all’Agricoltura che ha messo a disposizione le necessarie competenze tecniche, così come lo hanno fatto i diversi consiglieri. Ci stiamo interfacciando con una legge nazionale in materia in via di discussione”.
Mattaeo Rancan (Lega) invita ad approvare il progetto di legge regionale tenendo presente che fra gli obiettivi c’è quello di permettere ai microbirrifici la somministrazione in loco ai clienti. Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) invita a valorizzare e sostenere il settore dei birrifici artigianali e il conseguente indotto turistico.
(Luca Molinari)