COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Economia. Le sfida della Regione: “Energia meno cara e aziende più digitali”

Il vicepresidente Vincenzo Colla durante la commissione Politiche economiche ha ricordato l’importanza di trattenere i talenti: “Creano un’impresa di qualità”

Essere in grado di governare i temi energetici in Europa, altrimenti imprese e famiglie non reggono più di fronte al costo dell’energia. Far restare in Italia i giovani talenti, che creano un’impresa di qualità, e digitalizzare la piccola e media impresa, affinché risponda a un cambiamento tecnologico epocale. Sono tre degli aspetti fondamentali citati nella informativa del Vicepresidente e assessore Sviluppo economico e green economy, Energia, Formazione professionale, Università e Ricerca, Vincenzo Colla, durante la commissione Politiche economiche, presieduta da Luca Quintavalla (Pd).

“Le nostre priorità sono in un contesto globale completamente nuovo – spiega l’assessore Colla -; siamo dentro a una turbolenza geopolitica che diventa geoeconomica e questo crea incertezza negli investitori. L’Emilia-Romagna sta nel mondo non solo con grandi prodotti ma attraverso relazioni accademiche, istituzionali, economiche di grande qualità e il primo punto strategico è come mantenerle”. E sull’istruzione ricorda che “nessun’altra Regione ha previsto 160 milioni dando risposta a tutte le borse di studio” e che sono state stanziate ingenti risorse da qui ad aprile su tutta la filiera della formazione”.

Le parole dell’assessore hanno dato vita a un dibattito fra i rappresentanti delle forze politiche presenti in commissione.

Alessandro Aragona (FdI) sottolinea come “le imprese avrebbero bisogno di sapere come possono essere interessabili a questo progetto”. Mentre Fausto Gianella (FdI) chiede “come intenderà porsi la regione sul dibattito sul nucleare di quarta generazione. Saremo sempre in difetto rispetto ai Paesi esportatori di energia e non possiamo pensare all’utopia del tutto green”.

Per Elena Ugolini (Rete civica) “la Regione dovrebbe mettersi al servizio di chi fa impresa e lo si fa arrivando a una semplificazione vera; c’è bisogno di vedere un cambio di passo. Dobbiamo, inoltre, avere il coraggio di potenziare tutta la filiera del mondo della scuola: la domanda di competenza delle aziende e la scuola rimane ancora disallineata”.

Paolo Burani (Avs) chiede “quali sono le strategie che la Regione mette in campo per rendere il mercato più equo e più stabile al fine di definire il costo dell’energia rinnovabile e delinearne un traguardo effettivo in termini economici” e Fabrizio Castellari (Pd) sottoscrive l’intervento dell’assessore: “Ho colto il pensiero che va oltre la quotidianità e verso nuove forme di formazione”. Per Daniele Valbonesi (Pd) quella delle energie rinnovabili è una strada obbligata “per una questione di costi energetici e per la decarbonizzazione”.

Priamo Bocchi (FdI) dice di aver apprezzato tanti passaggi dell’intervento dell’assessore, dai costi energetici alla fuga dei talenti, ma sottolinea come politiche sbagliate dell’Europa “hanno messo in difficoltà le nostre imprese e non possiamo ignorare l’assenza di politiche energetiche. La Regione fa una politica sciagurata verso le energie rinnovabili, perché non è vero che costano meno e le stiamo pagando noi contribuenti”. Francesca Lucchi (Pd) sottolinea come “l’intelligenza artificiale modificherà la competitività delle imprese e cambierà il mondo del lavoro; su questo abbiamo il dovere di fare un focus particolarmente serio”. Mentre Alberto Ferrero (FdI) sostiene che “non saremo mai competitivi se abbiamo un costo energetico più alto di altri Paesi. Nessuno mette in dubbio le politiche energetiche sostenibili, ma dobbiamo valutare una realtà dei fatti: non sono competitivi i costi delle rinnovabili. Abbiamo delle riserve di idrocarburi che non vengono sfruttate al meglio”.

Ludovica Carla Ferrari (Pd) ha voluto puntualizzare “l’importanza dell’edilizia come elemento di propulsione; se si vuole raggiungere la decarbonizzazione è necessaria la riqualificazione energetica degli edifici”.

Il Presidente Quintavalla ha ricordato l’impegno, già in sede di bilancio, che la Regione mette sul cofinanziamento dei fondi: “Si tratta di una leva fondamentale per proseguire lo sviluppo sostenibile del territorio e delle imprese; si è investito tanto sui tecnopoli e i frutti si vedono. Questo ci fa capire come la strada sia quella giusta”.

Al termine del dibattito il vicepresidente Colla, in fase di replica, ha ribadito come “il tema dell’energia sia quello che più richiama l’attenzione. Sottoscrivo tutte le preoccupazioni: la nostra strategia è l’indipendenza energetica a bassi costi e sull’energia rinnovabile macchina avanti tutta, perché diventerà sempre più conveniente. Il vero vuoto lo abbiamo nell’idroelettrico. Il più grande investimento sul nucleare l’abbiamo fatto in questa regione al Brasimone; se si arriva alla fusione anche noi siamo in grado di dire di sì, ma ce l’avremo minimo fra dieci anni. Il fatto che si debba progettare in quella direzione è fuori di dubbio”. Sulla digitalizzazione ha parlato dell’importanza del Tecnopolo di Bologna: “Lo dobbiamo utilizzare al massimo. Se il super computer non lo mettimo a disposizione della ricerca e dell’impresa, avremo perso la scommessa”.

(Giorgia Tisselli)

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