Innovazione tecnologica, contrasto alle differenze di genere e al divario digitale, impegno per la transizione ecologica e maggiori risorse per scuola e formazione.
La Commissione Economia presieduta da Manuela Rontini ha esaminato e trasferito all’Assemblea per il voto finale le linee guida e gli obiettivi proposti dalla Giunta per utilizzare i fondi europei (sia quelli “tradizionali” della programmazione settennale, sia quelli straordinari conseguenti all’impegno europeo contro il Coronavirus) contenuti nelle delibere “Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo” e “Strategia di specializzazione intelligente 2021-2027 della Regione Emilia-Romagna”.
Come nelle altre Commissioni dedicate al tema, sono emerse differenti sensibilità e distanze tra le forze politiche di maggioranza e di minoranza. E così, se da un lato il relatore di maggioranza Marco Fabbri (Pd) ha ribadito le buone ragioni dei provvedimenti e sottolineato l’efficienza della Regione Emilia-Romagna, i relatori di minoranza Massimiliano Pompignoli (Lega), Gabriele Delmonte (Lega) e Valentina Castaldini (FI) hanno ribadito le critiche e le criticità della gestione dei fondi del precedente settennato e osservato come, essendo le linee e gli obiettivi della nuova programmazione sulla falsariga di quelli precedenti, sia da supporre che anche i prossimi sette anni vedranno gli stessi problemi.
Eppure rispetto all’inizio del confronto c’è stato un avvicinamento tra le maggioranza e minoranza, come dimostrato dalla discussione sugli emendamenti e dall’approvazione non solo di quelli proposti dalla Giunta e dalla maggioranza, ma anche di alcuni di quelli della minoranza, in particolare alcuni di quelli a firma del consigliere Pompignoli e della consigliera Castaldini. Il centrodestra, infatti, ha presentato emendamenti per rivedere le priorità, rafforzare la formazione lavorativa e professionale, spostando attenzione e risorse da interventi a sostegno di ricerca scientifica e industriale “di base” ad attività di ricerca rivolte a interventi che possano trovare immediata applicazione nel mondo delle imprese.
Approvati gli emendamenti presentanti dalla Giunta per meglio specificare il quadro d’insieme dei Documenti sui fondi europei e dalle forze di maggioranza che, come nel caso di alcuni emendamenti della consigliera Roberta Mori (Pd), hanno ribadito l’impegno sui temi delle politiche di genere, o della consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde), a favore di interventi di natura chiaramente ecologista, dalla realizzazione di nuove ciclovie a un maggiore impegno per la realizzazione di colonnine per la ricarica di auto elettriche. Disco verde anche agli emendamenti presentanti dalle forze politiche di centrosinistra a sostegno delle aree appenniniche e di quelle interne.
Proprio sugli emendamenti è andato in scena un botta e risposta tra il relatore di minoranza Delmonte e la collega Giulia Pigoni (Lista Bonaccini), mentre Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) ha ringraziato per il lavoro svolto e invitato per il futuro a un maggiore coordinamento fra i consiglieri.
Nei loro interventi Federico Alessandro Amico e Igor Taruffi (ER Coraggiosa) hanno sottolineato l’importanza di intervenire sulla cultura, il lavoro, la cura del territorio e il contrasto alle disparità di genere, mentre Marco Mastacchi (Rete Civica) ha ribadito i temi a lui cari sulla tutela dell’Appennino e delle zone fragili.
Alle osservazioni dei consiglieri hanno replicato, a nome della Giunta, il Sottosegretario alla Presidenza Davide Baruffi e l’assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla.
(Luca Molinari)