La Giunta chieda al governo di inserire nella lista dei ristori anche le aziende, oggi non comprese, “con fatturato superiore ai 5 milioni di euro, sulla base del calo del fatturato”.
Le restrittive misure anti Covid proseguono a causa della ripresa dei contagi e molte sono le misure straordinarie per prevenire gli effetti sul sistema economico, scrive Katia Tarasconi (Partito democratico) nella risoluzione presentata alla Giunta.
Se molte imprese sono state ristorate, molte altre mancano all’appello perché sono state escluse “dai contributi a fondo perduto molte attivita aziendali sulla base dei codici Ateco e sulla base del fatturato (aziende con fatturato superiore ai 5 milioni)”. La consigliera prosegue affermando che “in particolare per questo tipo di attivita, fornitrici delle aziende sospese o prive di clientela per le limitazioni alla circolazione, la sofferenza e data da un rilevante calo del fatturato, con un crollo che in alcuni casi raggiunge oltre il 70%, correlato alle limitazioni imposte dai DPCM”.
Non sempre le imprese che fatturano oltre 5 milioni sono in grado di resistere alla crisi dovuta alla pandemia, perché il fatturato non sempre garantisce solidità e vi sono costi fissi alti dovuti alle strutture di produzione e a quelle commerciali. Tarasconi conclude sottolineando che “e necessario che nei nuovi provvedimenti, in corso di approvazione a livello governativo, non siano contenute limitazioni legate al fatturato e si tenga conto di quelle aziende che fino ad oggi non hanno ricevuto alcun ristoro”.