“Un atto amministrativo che disciplina gli obblighi dei soggetti attuatori nei confronti dei vari comuni coinvolti, previsto espressamente dalla Legge regionale 24/2001 sull’intervento pubblico nel settore abitativo”.
Così l’Assessore alle Politiche abitative, Lavoro, Politiche giovanili Giovanni Paglia nell’illustrare “un atto amministrativo che segue il bando social housing del 2023 per una dotazione complessiva di 7 milioni di euro”. Otto gli interventi complessivi finanziati nei comuni di Bologna, Rimini, Montefiore Conca, Ravenna, Sassuolo, Forlì e Cesena per 140 alloggi complessivi.
Nel ricordare i contenuti del bando da cui discende la convenzione esaminata dalla commissione Territorio ambiente e mobilità, presieduta da Paolo Burani, e approvata a maggioranza con l’astensione dei gruppi di opposizione, l’assessore Paglia ha sottolineato come gli otto interventi selezionati dovranno prevedere l’inizio dei lavori entro il prossimo agosto per poi concluderli entro i prossimi tre anni. Caratteristica del social housing è quella di non avere mai prezzi di locazione superiori a quelli concordati nei vari territori, mentre la durata temporale disciplinata dalla convenzione varierà tra i dieci anni e il tempo indeterminato. Al termine del vincolo il proprietario rientrerà comunque in possesso del bene che potrà essere immesso liberamente sul mercato.
L’accesso a tale modalità di agevolazione abitativa, infine, è riservata a persone con ISEE familiare non superiore a 35 mila euro annui. Rispondendo, poi, a una specifica domanda posta da Francesco Sassone (FdI), l’assessore Paglia ha specificato che “non c’è una fascia minima di accesso in quanto è richiesto comunque un criterio ‘naturale’ di sostenibilità della locazione per le fasce più basse”.
Al quesito posto da Nicola Marcello (FdI) sui tipi di società interessate dal bando, il titolare regionale delle politiche abitative ha poi chiarito che “sono sia società a responsabilità limitata sia cooperative”.
A Fabrizio Castellari (Pd) che chiedeva se il bando social housing fosse ricorrente, Giovanni Paglia ha confermato come “tale bando deve essere inteso come ‘una tantum’, mentre i prossimi interventi allo studio avranno caratteristiche differenti”.
(Luca Boccaletti)
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