COMUNICATO
Assemblea

Emergenza coronavirus. Comune Parma, Lega: stop discriminazioni in gestione “buoni spesa”

“La Giunta regionale intervenga sul Comune di Parma affinché cessino le discriminazioni nella gestione dei ‘buoni spesa’”

La Giunta regionale intervenga sul Comune di Parma affinché cessino le discriminazioni nella gestione dei “buoni spesa” destinati alle fasce più fragili della popolazione per affrontare i contraccolpi economici della pandemia da Coronavirus. La chiedono, in un’interrogazione, Fabio Rainieri ed Emiliano Occhi (Lega). “Sul modulo predisposto dall’amministrazione comunale di Parma per la richiesta di erogazione dei buoni spesa previsti per chi si trova in difficoltà economiche durante l’attuale emergenza per l’epidemia da coronavirus, si richiama la disposizione del regolamento comunale per la concessione di contributi, vantaggi economici e patrocini per cui il richiedente deve dichiarare ‘di riconoscersi nei principi costituzionali democratici e di ripudiare il fascismo e il nazismo; di non professare e fare propaganda di ideologie nazifasciste, xenofobe, razziste, sessiste o in contrasto con la Costituzione; di non perseguire finalità antidemocratiche e di non compiere manifestazioni esteriori di carattere fascista e/o nazista, anche attraverso l’uso di simbologie o gestualità ad essi chiaramente riferiti’, spiegano i due consiglieri del Carroccio che ricordano però come “l’articolo 3 comma 1 della Costituzione repubblicana sancisca il diritto fondamentale di pari dignità sociale e di uguaglianza davanti alla legge di tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Da qui la richiesta alla Giunta per sapere “se si ritenga anticostituzionale e discriminatoria, oltre che palesemente contraddittoria rispetto all’adesione ai principi democratici stabiliti dalla stessa Carta costituzionale, la richiesta di non riconoscimento in determinate idee politiche fatta dal Comune di Parma per l’erogazione dei buoni spesa alle persone in difficoltà economiche”, e, nel caso, “come si intenda attivarsi affinché a Parma non sia attuata questa discriminazione e non sia più perpetrata in futuro alcun altra violazione del diritto di uguaglianza nella concessione di contributi o benefici pubblici”. “

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