COMUNICATO
Assemblea

Emergenza coronavirus. Gibertoni: I cacciatori stiano a casa come tutti gli altri cittadini

La consigliera interroga la Giunta dopo la scelta della Regione di “mantenere attivi o a attivare i piani di controllo della fauna selvatica con l’aiuto di personale pubblico e operatori privati”

I cacciatori non dovrebbero restare a casa come qualsiasi altro cittadino?”. A chiederlo, con una interrogazione, è la consigliera regionale Giulia Gibertoni. “In queste settimane- riporta l’esponente di opposizione sulla base di una denuncia delle associazioni Enpa, Lac, Lav, Lipu e Wwf Italia -, mentre l’Italia è in piena emergenza coronavirus, molte Regioni, approfittando del comprensibile e basso livello di attenzione della opinione pubblica, stanno emanando provvedimenti a favore della caccia, fra cui autorizzazioni per l’attuazione di piani di controllo della fauna selvatica, che consentono ai cacciatori di uscire sul territorio in totale disprezzo dei provvedimenti restrittivi assunti dal Governo”. “Alcune Regioni come l’Emilia-Romagna continuano a mantenere attivi o ad attivare i piani di controllo della fauna selvatica non solo con personale pubblico, che potrebbe essere impiegato diversamente in questo periodo- sottolinea la consigliera-, ma anche con l’ausilio di operatori privati, cioè cacciatori, consentendo loro di spostarsi all’interno delle rispettive province nonostante le limitazioni introdotte per contenere il contagio”. Una decisione, quella della Regione “gravissima, perché metterebbe a rischio la salute dei cittadini per eseguire i piani di controllo, che sono attività differibili a un altro momento e non sorrette da ragioni di urgenza”. Pertanto, Giulia Gibertoni chiede all’esecutivo regionale se non ritenga opportuno “che i cacciatori debbano restare a casa propria come qualsiasi altro cittadino”. “

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