COMUNICATO
Assemblea

Emergenza coronavirus. Lega: consegna domiciliare farmaci per tutte le persone in difficoltà

“La consegna domiciliare dei farmaci non può essere riservata si soli malati di Coronavirus, ma va estesa a tutte le persone in difficoltà, anche al fine di favorirne la permanenza a casa per contenere la diffusione del virus”

La consegna domiciliare dei farmaci non può essere riservata si soli malati di Coronavirus, ma va estesa a tutte le persone in difficoltà, anche al fine di favorirne la permanenza a casa per contenere la diffusione del virus. A chiedere un cambio di passo nella gestione dell’assistenza domiciliare in tempo di Covid-19 sono i consiglieri della Lega che, in un’interrogazione presentata da Daniele Marchetti e sottoscritta anche da Michele Facci, Valentina Stragliati, Andrea Liverani, Emiliano Occhi, Fabio Rainieri, Matteo Montevecchi, Massimiliano Pompignoli, Matteo Rancan, Stefano Bargi, Simone Pelloni, Gabriele Delmonte, Maura Catellani e Fabio Bergamini, accendono i riflettori in primo luogo sulla Farmacia Clinica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna. “Alcune segnalazioni informano che diversi pazienti, chiamando la Farmacia Clinica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna, hanno ricevuto come risposta che il servizio domiciliare della consegna di farmaci è riservato solo a pazienti affetti da Covid-19 e/o in quarantena obbligatoria e che il ritiro dei medicinali sarebbe dovuto avvenire in loco o di persona o tramite persone di fiducia o familiari”, scrivono i leghisti, ricordando come ciò sia insufficiente visto che “i pazienti che solitamente utilizzano il servizio della farmacia ospedaliera sono spesso persone più fragili per via delle patologie che stanno curando e delle terapie che stanno effettuando: ridurre la necessità alle persone di spostarsi dal proprio domicilio per ritirare la terapia farmacologica e altri prodotti terapeutici e di garantire la continuità non è propriamente quello che accade chiedendo alle persone di continuare il ritiro presso la farmacia ospedaliera”. Una situazione che, per i sottoscrittori dell’atto ispettivo, sarebbe in contrasto con le “Modalità organizzative per la consegna della terapia farmacologica e altri prodotti terapeutici a domicilio del paziente”, il documento istituzionale che regola la consegna a casa di medicinali per malati cronici e persone in stato di fragilità. Da qui la richiesta dei consiglieri regionali della Lega alla Giunta di fare chiarezza sulla modalità di distribuzione domiciliare dei farmaci ai pazienti non colpiti dal Coronavirus e di estenderla anche a tutti i soggetti fragili indipendentemente dal fatto se siano o meno affetti dal virus e/o in quarantena, anche coinvolgendo le farmacie non ospedaliere che già hanno dato la loro disponibilità alla collaborazione con le Istituzioni.

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