COMUNICATO
Assemblea

Emergenza coronavirus. Rainieri (Lega): fare luce su decessi in Casa madre Congregazione saveriani

“La Regione accerti se le autorità competenti hanno agito correttamente per gestire il contagio nel centro missionario di Parma”

Le autorità competenti hanno fatto tutto il possibile per una corretta gestione sanitaria dei missionari saveriani ospiti della Casa madre della Congregazione che ha sede a Parma? Ad accendere i riflettori sulle possibili conseguenze del coronavirus sul centro missionario parmense è Fabio Rainieri (Lega), che, in un’interrogazione alla Giunta, ricorda come “dall’inizio dell’esplosione dell’epidemia di Covid-19 in Italia e fino allo scorso 2 aprile, siano deceduti 18 missionari saveriani ospiti della Casa madre della congregazione a Parma, struttura che all’inizio dell’epidemia ospitava circa 50 di questi sacerdoti (età media 75 anni)”. L’atto ispettivo del consigliere prende le mosse da alcune dichiarazioni rilasciate ai mezzi di informazione dal Superiore regionale della Congregazione che, spiega Rainieri, “il 24 marzo scorso ha raccontato come dopo le prime morti, avendo compreso che fra loro vi era un focolaio epidemico, i missionari si sono completamente isolati, non facendo più entrare alcuna persona dall’esterno”. Con il passare dei giorni, però, la situazione si è aggravata, tanto che i religiosi, spiega il leghista, “hanno chiesto un aiuto tempestivo scrivendo al sindaco di Parma e alle altre autorità competenti; lo stesso Superiore regionale della Congregazione, però, ha precisato che, non essendosi presentato alcuno dopo la loro richiesta di aiuto, se non un medico, hanno deciso di parlare con i media per chiedere interventi di cura più efficaci”. Da qui l’interrogazione di Rainieri per sapere dall’esecutivo regionale “quali siano i motivi per cui si sono verificati tanti decessi fra i missionari ospiti della Casa madre della congregazione dei saveriani a Parma; se si ritenga fondata la lamentela del Superiore regionale della congregazione riguardo all’intempestiva e insufficiente risposta delle autorità chiamate in aiuto; quali siano stati i ritardi e le carenze nei soccorsi richiesti; infine, se e in che modo la crisi sanitaria in tale struttura sia stata risolta”.

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