COMUNICATO
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Emilia-Romagna. In Assemblea legislativa inizia l’esame del Documento di economia e finanza regionale /Invio 1

Al via in Assemblea legislativa la discussione sul documento economico finanziario stilato dalla giunta. Palma Costi (Pd): “La priorità è ricostruire dopo le emergenze di maggio”. Massimiliano Pompignoli (Lega): “Non ci sono certezze sugli interventi, solo proposte ormai datate”

La priorità è la ricostruzione post-alluvione mentre la preoccupazione è la tenuta dei conti della sanità. Le sfide si chiamano innovazione tecnologica, internazionalizzazione, potenziamento del trasporto pubblico, elettrificazione di nuove linee ferroviarie, sostegno al mondo agricolo, cura del territorio, forestazione dell’Appennino e potenziamento delle vie d’acqua, a partire dal Po.

Al via in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna la discussione sul Documento di economia e finanzia regionale (Defr) redatto dalla giunta, testo che contiene le linee guida per il Bilancio di previsione 2024 e da cui si evince come l’Emilia-Romagna abbia reagito meglio del resto d’Italia alla ripresa post-Covid (Pil oltre la media nazionale, esportazioni pari a 70 miliardi, tasso di disoccupazione in calo al 4,1% nel 2025), ma come sia alta la preoccupazione delle conseguenze dell’alluvione di maggio.

Nel merito, le voci e i numeri più rilevanti del Defr riguardano il potenziamento del trasporto ferroviario, l’elettrificazione della tratta Ferrara-Codigoro, il sostegno a un settore come quello delle ferrovie che ha visto un aumento dell’80% dei passeggeri grazie agli investimenti fatti negli ultimi 8 anni. Riqualificazione dell’alveo del Po e sostegno all’idrovia ferrarese per un importo pari a oltre 9 miliardi (tra fondi regionali e di altra provenienza) e acquisto di autobus a idrogeno verde. Sostegno alle vie d’acqua con investimenti sul porto di Ravenna, di cui si vuole potenziare la connessione con gli aeroporti dell’Emilia-Romagna, abbonamenti gratis per gli studenti (nel 2022 ci sono stati 240mila abbonamenti al traporto pubblico locale). Poi ancora: 49 milioni di euro di investimenti per l’economia circolare e 32 milioni per le bonifiche da amianto. Sostegno alla rete commerciale con interventi di 378 milioni complessivi nel 2024, tutela della montagna per la cura del territorio, la forestazione e il contrasto al dissesto idrogeologico. Patto per la casa per sostenere l’edilizia residenziale pubblica attraverso la riqualificazione di appartamenti sfitti. Oltre 6 milioni (che si sommano ai 15 milioni già stanziati) per l’agricoltura, colpita dall’alluvione di maggio, 19 milioni per il risparmio idrico, 8 milioni per l’innovazione nel settore agricolo, oltre 1,7 milioni per il contrasto ai danni provocati dalla fauna selvatica o loro rimborso, impegno per l’internazionalizzazione delle imprese di tutti i settori, transizione ecologica, impegno per strumenti di sostegno alle imprese per una manifattura che al 2030 pienamente sostenibile.

“Sono stati rivisti gli obiettivi del Documento di Programmazione mettendo al centro l’emergenza e  la ricostruzione della Romagna e delle aree appenniniche a seguito degli eventi alluvionali di maggio, eventi eccezionali per quantità di acqua caduta in poco tempo, dopo una siccità senza precedenti – spiega la relatrice di maggioranza Palma Costi (Pd). Una ricostruzione urgente che ad oggi non ha visto risorse e strumenti sufficienti da parte del governo per fronteggiare i 9 miliardi di danni certificati tra opere pubbliche e danni a cittadini e imprese. Forti le preoccupazioni anche per la mancanza delle risorse necessarie per la sanità pubblica regionale e sul personale sanitario che attende il rinnovo dei contratti e, nel frattempo, sceglie il privato. Rimane prioritario attuare gli obiettivi del PNRR per una sanità a dimensione sempre più territoriale ma servono risorse adeguate per assicurare il personale necessario. Pur con queste incertezze, la Regione con il Defr orienta la programmazione al fine di procedere con la transizione ecologica e il contrasto al cambiamento climatico, a cui sono destinati investimenti per 24 milioni, come motore di crescita, di creazione di posti di lavoro, di un ambiente salutare e per un territorio sicuro”.

Dal canto suo il relatore di minoranza Massimiliano Pompignoli (Lega) sottolinea come la maggioranza di centrosinistra che governa la Regione non perda occasione di attaccare il governo sul tema della ricostruzione post alluvione parlando di ritardi quando invece lo stesso centrosinistra reputa fisiologico che la ricostruzione post sisma 2012 sia ancora in corso. Pompignoli pone anche il tema della necessità che la Regione faccia scelte nuove in materia di sanità. “Questo Documento ricorda quelli degli anni precedenti, non c’è nulla di nuovo”, spiega Pompignoli, per il quale “stiamo parlando di un testo datato quindi di limitata efficacia. Mi colpisce che si parli della gestione del sisma 2012 come un esempio virtuoso quando i dati ci parlano di lavori in gran parte ancora da finire. Non capisco perché si dica che il modello sisma va usato per l’alluvione quando ha avuto dei problemi: ricordo che il commissario Figliuolo sta affrontando i problemi in modo concreto ed efficace. Questo Documento economico finanziario è privo di respiro e visione per il futuro, a partire dai problemi della sanità”.

Segue comunicato sul dibattito in Aula.

(Luca Molinari e Gianfranco Salvatori)

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