“Normare la produzione di biometano sul territorio regionale”. A chiederlo, con una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa, è Piergiovanni Alleva (AltraER).
Il biometano, spiega il consigliere, “costituisce un’alternativa ecosostenibile rispetto all’utilizzo dell’energia da fonti fossili, è un gas naturale e rinnovabile, che deriva dal trattamento, attraverso un processo di purificazione (upgrading), del biogas, miscela di metano e anidride carbonica, ottenuto dalla valorizzazione di prodotti e sottoprodotti della filiera agricola e agroindustriale”.
L’opportunità, rimarca il politico, “dell’utilizzo incentivato del biometano ha attivato numerose richieste di impianti nel territorio regionale”. In particolare, si legge nell’atto d’indirizzo, da Finale Emilia e Concordia, nel modenese, Sant’Agata, nel bolognese, e Gavassa, nel reggiano.
Per Alleva è però fondamentale che, in fase di autorizzazione, si accerti “che la lecita finalità speculativa non pregiudichi gli obiettivi di sostenibilità ambientale alla base del finanziamento pubblico alla produzione di biometano e non arrechi danni al territorio e alle comunità”. Il consigliere sollecita quindi la Regione Emilia-Romagna a “pianificare la produzione di biometano”, prevedendo anche “un sistema di valutazione”, rivolto agli enti locali, per la concessione delle autorizzazioni. Inoltre, conclude l’esponente di AltraER, “all’autorizzazione dell’impianto deve seguire una indispensabile fase di controlli sull’approvvigionamento, sul funzionamento, sulle emissioni e sugli scarti”.
(Cristian Casali)


