Programmare un piano industriale per consentire alle centrali idroelettriche di rinnovarsi sfruttando reti artificiali, bacini idrici, acquedotti e fognature. È l’idea, posta sotto forma di domanda, lanciata da Forza Italia attraverso un’interrogazione. Alla base dell’invito c’è la situazione di profonda crisi, si legge nell’atto, vissuta dal comparto, messo in ginocchio dalle “condizioni climatiche, che vedono un incremento progressivo della siccità” con precipitazioni diminuite di un “20-30 per cento rispetto alle serie storiche”.
Il settore idroelettrico fino al 2014 “garantiva il 17 per cento dei consumi elettrici nazionali ma dal 2015 in poi- sottolinea l’Azzurro- è in caduta libera: -25 per cento rispetto sul 2014, un altro -8,9 nel 2016 con un trend che è continuato anche nei primi mesi del 2017 fino a toccare un -29 per cento ad aprile”. Una crisi che, per l’esponente di Fi, porterebbe con sé anche ripercussioni dal punto di vista “occupazionale e sulla filiera produttiva e industriale che acquisisce energia elettrica”.
Per questo il consigliere chiede oltre alla programmazione di un piano industriale anche di “fronteggiare le difficoltà e le criticità nelle quali versano le centrali idroelettriche” e invita l’esecutivo a “relazionare sulla situazione del comparto”.
(Andrea Perini)