La centrale di cogenerazione a ciclo geotermico realizzata nel quartiere Europa di Fidenza, in provincia di Parma, è oggetto di un question time rivolto alla Giunta da Fabio Rainieri (Ln), in quanto, nonostante un finanziamento pubblico di 4,4 milioni, di cui 881mila dalla Regione, non starebbe garantendo i vantaggi in termini di risparmio energetico, sostenibilità ambientale e qualità della vita previsti dal Comune.
La centrale – riporta il consigliere – avrebbe dovuto essere collegata al nuovo quartiere “Gli Olmi” e ad alcune scuole, consentendo la non attivazione di 500 caldaie. La realtà, però, rimarca il leghista, sarebbe affatto diversa: l’impianto funzionerebbe a meno del 10% della propria potenzialità; il ciclo geotermico non sarebbe stato avviato, tanto che sarebbe in funzione il solo processo di cogenerazione alimentato a gas metano; i costi di funzionamento sarebbero molto più alti del previsto, non si riuscirebbe a coprirli nemmeno con le elevate bollette degli utenti né si riuscirebbe ad ammortizzare l’investimento effettuato con risorse pubbliche; le passività del’’investimento e del funzionamento sarebbero a totale carico della società TLR Fidenza S.r.l., di cui il Comune di Fidenza sarebbe proprietario al 100%, gravando, in tal modo, interamente sulle spalle dei cittadini; infine, la rete di teleriscaldamento, che avrebbe dovuto collegare la centrale al quartiere “Gli Olmi” e ad alcuni plessi scolastici, non sarebbe stata realizzata.
Di qui l’iniziativa di Rainieri, che chiede alla Giunta “se siano confermati i problemi riguardanti la centrale di cogenerazione del Quartiere Europa, quali sarebbero i motivi per cui non avrebbe garantito i risparmi previsti in termini economici, energetici e ambientali, se ritiene fallimentare l’investimento pubblico e regionale effettuato e se si ritenga vi siano prospettive di miglioramento a breve e quali”.
Giammaria Manghi, sottosegretario alla Presidenza, risponde che i problemi segnalati non trovano conferma nella realtà e che sono in corso iniziative per raggiungere i risultati energetici e ambientali previsti, compresa l’estensione della rete di teleriscaldamento al polo scolastico e l’allacciamento a nuove utenze private. Inoltre, – precisa il sottosegretario – il numero di alloggi serviti, inferiore alla capienza massima prevista, è legato ai tempi di sviluppo dei progetti edilizi privati all’interno del quartiere, che, solo di recente, hanno visto una ripresa, e i costi di funzionamento della centrale così come quelli delle utenze sono assai contenuti. Infine, Manghi sottolinea come la società titolare della centrale e della rete di teleriscaldamento (TLR Fidenza) abbia garantito il funzionamento del teleriscaldamento nel quartiere Olmi 2 e stia valutando i finanziamenti per l’investimento finalizzato a estendere la rete al polo scolastico di Via Alfieri.
Rainieri replica che i dati forniti dalla Giunta confermano i problemi segnalati e testimoniano quanto la gestione del progetto da parte dell’Amministrazione comunale di Fidenza sia stata inefficiente e inefficace. Dichiarando la propria insoddisfazione per il contenuto della risposta, il leghista rimarca che i cittadini di Fidenza saranno costretti a sopportare per molto tempo i costi dell’investimento.
(Luca Govoni)