COMUNICATO
Assemblea

EUROPA. APPROVATA RISOLUZIONE PD PER UN’EUROPA PIÙ FEDERALE, RESPINTI TRE ATTI CONTRO TTIP

A margine della Legge Comunitaria, l’Aula ha votato su alcuni documenti di indirizzo: le risoluzioni respinte a firma M5s, Sel e Ln

La fuoriuscita dalla crisi economica può essere raggiunta solo consolidando l’Unione economica e monetaria, sulla quale la crisi finanziaria, scoppiata nel 2008 negli USA, si è abbattuta in un momento di estrema debolezza; il consolidamento di un’Unione economica e monetaria, attraverso la realizzazione di un’unione bancaria, fiscale e politica, con una politica di investimenti fondata su un bilancio comune aggiuntivo alimentato da risorse proprie, appare “essenziale per garantire una solida ripresa in tutte le economie del continente, con un aumento strutturale dell’occupazione”; inoltre, un “piano europeo di sviluppo (più ampio del cosiddetto Piano Juncker, che pure va nella giusta direzione) porterebbe risorse nuove ai territori capaci di mettere in campo progetti credibili”. Sono queste le principali premesse della risoluzione presentata da numerosi consiglieri del gruppo del Partito Democratico e approvata dall’Aula in occasione del dibattito in Aula oggi sulla Legge comunitaria.

Il documento impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo affinché promuova un rafforzamento in senso federale dell’Ue, in particolare per quanto riguarda l’Eurozona; a operare, nel quadro delle sue competenze, anche nell’ambito delle realtà associative e degli organi istituzionali di cui la Regione fa parte, per consolidare i legami tra i paesi e le autonomie territoriali dell’Unione, la consapevolezza della cittadinanza europea e per sostenere la realizzazione di una federazione europea. Alla Giunta, la risoluzione approvata chiede anche di sviluppare un’opera di sensibilizzazione della pubblica opinione e di stimolo degli organi di governo competenti, e di farsi promotrice di queste istanze presso altri Consigli regionali italiani, e presso istituzioni omologhe di altre nazioni dell’Ue.

L’Assemblea legislativa ha invece respinto tre risoluzioni presentate, nell’ordine, dai gruppi della Lega Nord, del Movimento 5 stelle e da Sinistra ecologia e libertà, sul tema del Partenariato TransAtlantico su commercio e investimenti (Ttip).

Nel documento della Lega Nord, si afferma, fra l’altro, che con il Trattato servizi pubblici come sanità, previdenza, acqua, energia e gas potrebbero essere costretti alla privatizzazione, mentre l’eliminazione dei diritti di dogana provocherebbe una perdita di reddito sia per le imprese del settore agricolo che per quelle del settore tessile e automobilistico. Inoltre, secondo gli esponenti del Carroccio, l’eventuale sistema di arbitrato contenuto nel Ttip rappresenterebbe un inaccettabile vantaggio competitivo per le aziende statunitensi e le multinazionali, che potrebbero evitare di rivolgersi ai tribunali ordinari della Repubblica Italiana per farsi giustizia, mentre al contrario, le piccole e medie imprese, che rappresentano l’ossatura del sistema produttivo emiliano romagnolo, non avrebbero la possibilità effettiva di rivolgersi, per denunciare violazioni sul suolo degli Stati Uniti, a un sistema arbitrale modellato sugli interessi delle multinazionali. La Lega chiedeva perciò alla Giunta di esprimere il proprio dissenso, in tutte le sedi competenti, nei confronti del Trattato; a chiedere al Parlamento italiano di veder rapidamente riconosciuta la natura mista del Ttip, in modo tale da subordinarne la sua eventuale approvazione non solo al voto del Parlamento Europeo, ma anche alla ratifica da parte di tutti i 28 Stati Membri dell’Unione Europea; infine, a chiedere al Parlamento italiano di approvare in tempi rapidi una riforma della Costituzione affinché la ratifica di trattati europei e internazionali, nonché di accordi internazionali come il Ttip, sia subordinata all’esito di apposito referendum popolare, come già avviene in alcuni Stati dell’Ue.

Sulla questione anche i consiglieri del Movimento 5 stelle hanno presentato una risoluzione, a sua volta respinta dall’Aula, che impegnava la Giunta a chiedere a Governo, Parlamento, Parlamento europeo e Consiglio europeo delle Regioni di assicurare le più ampie forme di partecipazione alla costruzione degli orientamenti degli Stati membri e del Parlamento europeo al processo di decisione sul Ttip. Si chiedeva, altresì, che la trattativa sul Trattato fosse subordinata al pieno rispetto dei valori del Trattato dell’Ue e all’assenza di norme quali l’Isds (Risoluzione delle controversie tra investitore e Stato); infine, andrebbe assicurata la piena tutela degli standard produttivi, ambientali, sociali e di tutela dei diritti dei lavoratori e dei consumatori propri dell’Unione Europea. Nel documento M5s si sostiene quindi che “il Ttip può accentuare fenomeni di nessuna utilità o nocivi sul piano sociale, i quali, tuttavia, possono produrre grandi profitti per singoli investitori, anche a discapito dei diritti, della salute e del benessere dei cittadini”; perciò le decisioni sul Ttip dovrebbero essere assunte in un contesto contrassegnato da totale trasparenza e ampia partecipazione da parte dell’opinione pubblica.

Respinto, infine, anche il documento di Sinistra ecologia e libertà, dove si sosteneva che i negoziati in corso si svolgerebbero “nella più totale opacità e segretezza, con l’obiettivo di concluderne l’iter di un accordo quadro di massima entro il prossimo giugno”. La risoluzione esprimeva un netto “dissenso rispetto all’attuale struttura del Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (Ttip)” e impegnava la Giunta ad intraprendere tutte le azioni di pressione di propria competenza volte a promuovere il ritiro da parte del governo italiano, nell’ambito del Consiglio Europeo, dal Trattato e, in subordine, alla sua non approvazione da parte del Parlamento Europeo. Alla Giunta si chiedeva, infine, di promuovere azioni di sensibilizzazione, informazione e mobilitazione contro il Ttip, in quanto le trattative finora condotte “ledono, tra gli altri, il principio costituzionale della sovranità delle autonomie locali”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(Rudi Ghedini)

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