COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Europa. Energia, commissione Politiche economiche: sì a direttiva Ue per incentivare fonti rinnovabili

A favore Pd, Si e Misto-Mdp, astenuti Ln, M5s e Fdi-An. Approvati due emendamenti di Foti (Fdi-An) per sostenere l’autoconsumo energetico, anche in forma collettiva, da fonti rinnovabili

La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha espresso parere favorevole, in sede consultiva, alla Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Hanno votato a favore i gruppi Pd, Si e Misto-Mdp, astenuti i gruppi Ln, M5s e Fdi-An. Al parere formulato dalla commissione assembleare sono stati presentati due emendamenti sottoscritti da Tommaso Foti (Fdi-An), approvati, finalizzati a sostenere l’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili anche in forma collettiva (condominio o sito commerciale) e a promuovere comunità di produttori/consumatori di energia rinnovabile.

La direttiva contiene una serie di misure e disposizioni riconducibili ad alcuni elementi chiave per la promozione dell’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare: necessità di un forte partenariato fra gli Stati membri; integrazione dei piani nazionali; regimi di sostegno economicamente efficienti; miglioramento della governance; strumenti finanziari adeguati; semplificazione e accelerazione delle procedure amministrative; assetto del mercato dell’energia elettrica; regole comuni per il calcolo degli impatti. Nel proprio parere consultivo, la commissione assembleare ha evidenziato come la proposta dell’Unione europea intervenga in tutti gli aspetti che, se tempestivamente regolati e implementati dai singoli Stati membri, potranno contribuire alla costruzione del mercato unico europeo dell’energia e al perseguimento dell’obiettivo di aumentare significativamente il contributo delle fonti rinnovabili alla copertura dei fabbisogni energetici in Europa.

Mirco Bagnari (Pd) ha rilevato come la scelta dell’Unione europea di promuovere una politica energetica di sostegno coordinato alle fonti rinnovabili rappresenti una svolta importante anche per le imprese che operano in questo settore innovativo. Ha espresso perplessità, però, in merito ai tempi previsti dalla direttiva per l’autorizzazione alla realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (3 anni) e per il rinnovo della stessa relativamente a impianti in funzione (1 anno). Sulla cooperazione transfrontaliera, infine, ha richiamato al rispetto della legalità facendo attenzione a bloccare gli iter autorizzativi.

Antonio Mumolo (Pd) ha domandato se gli obiettivi fissati dall’Unione europea siano vincolanti per gli stati membri e siano previsti incentivi per gli stati virtuosi e sanzioni per quelli che non ottemperano.

Massimo Iotti (Pd) ha evidenziato come l’autoconsumo di energia da rinnovabili sia finalmente incentivato in modo convinto e fattivo grazie alla Proposta di direttiva europea, scelta che, a suo avviso, va a rafforzare in modo deciso il nostro Piano energetico regionale. La previsione, da parte dell’Ue, di investire 1.000 miliardi di euro fino al 2030 nel settore delle rinnovabili rappresenta una grande opportunità per finanziare interventi importanti come, ad esempio, quelli per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, a partire da quelli di proprietà dell’amministrazione pubblica.

Andrea Bertani (M5s) ha espresso apprezzamento per gli incentivi alla realizzazione di piccoli impianti di energia fonti rinnovabili, sostenendone l’autoconsumo e la vendita, oggi frenati da norme poche chiare. In merito ai sussidi pubblici, infine, ha richiamato la necessità di convogliarli sulle rinnovabili togliendoli dalle fonti fossili.

(Luca Govoni)

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