La Sessione europea, giunta al decimo anno, è l’occasione istituzionale per fare il bilancio sulla partecipazione della Regione alla formazione e all’attuazione del diritto e delle politiche dell’Unione europea nonché per individuare le priorità che guideranno le attività future delle istituzioni europee. Si tratta dell’appuntamento annuale di riflessione politica su ciò che la Regione ha fatto (fase discendente) per adeguare in modo efficace l’ordinamento regionale all’ordinamento europeo e su ciò che la Regione intende fare (fase ascendente) in riferimento alle iniziative preannunciate dalla Commissione europea nel proprio Programma di lavoro annuale, con particolare attenzione a quelle considerate di interesse prioritario per la Regione.
“L’Unione europea è una comunità che non possiamo dare per scontata e che va coltivata nello spirito di garantire pace, libertà, democrazia e giustizia sociale per creare sviluppo e benessere e meno diseguaglianze per chi ne fa parte: noi vogliamo contribuire a diffondere una cultura civica europea visto che l’istruzione e la cultura sono fattori importanti per rendere l’Europa più omogena e per spalmarne l’identità”, queste le parole di Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa, pronunciate in apertura dei lavori d’Aula.
È Massimiliano Pompignoli, presidente della commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, a illustrare la risoluzione che contiene gli indirizzi relativi alla partecipazione della Regione alla fase ascendente e discendente del diritto dell’Unione europea. La risoluzione si articola in varie parti, la più significativa delle quali riguarda le proposte d’indirizzo e i temi emersi nel corso del dibattito politico svoltosi nelle diverse commissioni assembleari. Il relatore ha ricordato quelli più significativi: “la posizione della Regione in merito al futuro dell’Unione europea con un richiamo alla costruzione di un’Europa delle Regioni, cioè costruita dal basso, e la predisposizione del prossimo Quadro finanziario pluriennale (Qfp) post 2020, in merito al quale l’Assemblea legislativa evidenzia la necessità di mantenere adeguati finanziamenti per dare continuità alle politiche regionali, nazionali ed europee in materia di politiche di coesione e di politica agricola comune (Pac)”.
Altri indirizzi su temi rilevanti per il futuro delle politiche e degli interventi della Regione sul territorio sono: il completamento del mercato unico digitale; il futuro delle politiche dell’Unione europea per l’energia e il clima; la ricerca e l’innovazione tecnologica a favore del sistema produttivo; l’economia collaborativa (sharing economy), il rafforzamento delle politiche europee a favore del turismo; il sostegno all’imminente entrata in vigore a livello europeo dell’etichettatura dei prodotti biologici; la lotta allo spreco alimentare; l’economia circolare, l’efficientamento energetico degli edifici e la mobilità sostenibile; la protezione del suolo e il governo del territorio; le politiche abitative finalizzate all’inclusione sociale; la creazione di una Protezione civile europea. In tema di affidamento delle concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative (il riferimento è alla cosiddetta direttiva Bolkestein), nella risoluzione si sottolinea l’urgenza di adottare al più presto a livello nazionale una legge complessiva di riordino. In tema di diritti si segnalano: la revisione della policy dell’Unione europea sul tema della parità tra donne e uomini; l’incentivazione e la qualificazione dell’occupazione femminile nonché il contrasto alle differenze retributive tra donne e uomini; il rafforzamento del contrasto alla violenza di genere e al cyberbullismo.
Infine, in merito all’iniziativa “Anno europeo del patrimonio culturale 2018” Pompignoli ha ricordato la campagna di sensibilizzazione denominata “ENERGIE DIFFUSE-Emilia-Romagna, un patrimonio di culture e umanità” promossa dalla Regione. L’iniziativa ha come obiettivo la valorizzazione e la promozione del sistema culturale regionale diffondendone conoscenza e possibilità di fruizione presso la popolazione, in particolare nelle fasce e nelle realtà generalmente più distanti, svantaggiate o comunque non raggiunte o interessate alla fruizione culturale.
(Luca Govoni)