La commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, ha espresso parere favorevole alle osservazioni formulate dalla Regione in merito alla proposta del Parlamento e del Consiglio europei di modifica della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia. La proposta passerà ora all’esame della commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, che ha funzione referente, per l’approvazione definitiva. Hanno votato a favore i gruppi Pd e Sel, astenuti i gruppi Ln, M5s e Fdi-An.
Le osservazioni della Regione – hanno spiegato i tecnici dell’Ente – ineriscono il controllo pubblico sull’efficienza degli impianti termici e i criteri di valutazione degli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici nell’ottica dello stanziamento dei fondi europei. Per quanto riguarda gli impianti termici, la Regione, che ha incentivato la diffusione di sistemi di gestione telematica di tali impianti sia per implementare il risparmio energetico sia per rafforzare il controllo pubblico, dato che la proposta di modifica della direttiva europea, pur sostenendo tale diffusione, esclude la previsione del controllo pubblico, ha assunto una posizione critica. Per quanto concerne la valutazione del risparmio energetico degli edifici ai fini dello stanziamento degli incentivi europei, la Regione ha invitato l’Unione europea a tenere conto non solo degli aspetti tecnici degli interventi ma anche degli aspetti economici, sociali e culturali complessivi.
Massimo Iotti (Pd) ha sottolineato positivamente come le direttive europee si sovrappongono perfettamente al Piano energetico regionale, che dimostra una volta di più di recepire adeguatamente gli obiettivi dell’Unione europea. Inoltre, ha espresso condivisione per le osservazioni della Regione, sia per quanto riguardo la previsione e il rafforzamento del controllo telematico pubblico sulla gestione degli impianti termici, a partire dalle grandi utenze, pubbliche in testa, sia per quanto inerisce allo sforzo di evitare penalizzazioni nello stanziamento dei fondi europei se, ad esempio, non vengono debitamente tenuti in considerazione gli interventi per il raffrescamento degli edifici, necessari in Emilia-Romagna, come nel resto del Paese, per fronteggiare il clima estivo.
(Luca Govoni)